S. Giorgio

dipinto,

Figura di Santo con aureola, capelli biondi fino al collo, sguardo verso il basso; è su un cavallo bianco e si volge con il busto leggermente di tre quarti. Sopra la veste color ocra indossa una tunica senza maniche, bianca, con una croce rossa sul petto. La mano sinistra era forse portata al petto, lì ove ora vi è una mancanza di forma analoga. Con l’altra (ora mancante) si deduce impugnasse una lancia, di cui si vede una parte. Manca tutta la parte centrale orizzontale dell’insieme. Sotto tale mancanza si vede una parte della sella rossa, un piede del Santo e le zampe del cavallo (delle quali una è sollevata)

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Orvietano
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel periodo di tempo dal 1877 al 1891 si distrussero gli altari cinquecenteschi delle cappelline laterali del Duomo, iniziati nel 1557, su disegni del Muziano, del Montelupo, dello Scalza e di molti altri. Vennero così alla luce molti affreschi dovuti, secondo il Perali (op.cit. p. 106/133) ad artisti in gran parte orivietani che da metà XIV° secolo a tutto il XV° dipinsero immagini votive nelle cappelline sulle fiancate. Il Santo potrebbe essere S. Giorgio, spesso raffigurato a cavallo, con la lancia, simbolo della vittoria sul drago; il suo culto, nato in Oriente, ebbe straordinaria diffusione in Europa durante le Corciate, cosa che lo rese patrono dei cavalieri. Anche il Perali da, con qualche incertezza, tale interpretazione (op. cit., p.106). Bisogna però osservare come la scena iconografica solita di S. Giorgio non sia qui completa; il Santo è spesso in armatura e con una spada in mano, mentre la lancia giace spezzata al suolo. Accanto a lui vi è il drago morto o agonizzante e la principessa (simbolo della conversione alla fede cristiana) che prega per lui. (p. 203). Alcuni degli elementi tipici della scena ora enunciati potrebbero risultare mancanti in quanto, come visto nella descrizione, estesissime sono le lacune; purtuttavia la raffigurazione qui in esame si distacca in alcune cose da quella classica (ad esempio il Santo è sprovvisto d’armatura e spada). Autore ignoto pittore orvietano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060174
  • NUMERO D'INVENTARIO 12927
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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