testa di animale

chiave d'arco, 1250 - 1274
Nicola Pisano (bottega)
1215-1220/ 1278-1284

Frammento in marmo di un archetto raffigurante un animale

  • OGGETTO chiave d'arco
  • ATTRIBUZIONI Nicola Pisano (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente da uno degli archetti della galleria del Battistero e probabilmente rimosso dalla sua sede originaria nel XIX secolo - nel corso dei restauri che interessarono l'intero edificio - tale frammento di protome può considerarsi tra le prime prove del magistero di Nicola, ancora strettamente legate alla sua origine culturale "de Apulia" e chiaramente collegabili ad altre opere di Nicola, come la galleria che corona all'esterno la cupola del Duomo di Siena. Nicola interpreta "alla moderna" la complessa cornice che corona l'ordine basamentale del Battistero pisano e la risega al di sopra di essa, elementi già previsti nel progetto di Diotisalvi. Ispirandosi alle gallerie della facciata del Cattedrale, nella stessa Pisa, Nicola Pisano decora non solo i capitelli ma anche le testate dei mensoloni e gli archetti. Tuttavia tra progettazione, esecuzione e montaggio in opera degli elementi della loggetta sicuramente trascorse un notevole lasso di tempo, infatti nella sua realizzazione appaiono evidenti i segni di un diverso orientamento culturale: le teste in chiave d'arco, per lo più teste umane e ferine, tratte dalla produzione vascolare italiota e dalla scultura tardoromana, si alternano a protomi mostruose desunte dal bestiario decorativo romanico e islamico, e dal repertorio delle "bizzarrie gotiche", note ai costruttori di Federico II. Questo frammento in esame, insieme ad altri due, sempre esposti al Museo dell'Opera del Duomo, documentano il ricco repertorio elaborato dall'artista singolare per ampiezza e differenzazione di fonti. La decorazione degli archetti è databile perciò ad un periodo precedente alla realizzazione del pervio del Battistero, ovvero quando egli era capomastro del Duomo di Siena (a partire dal 1245) ma già familiare con il clima pisano: si tratta di un lavoro che non presupponeva né applicazione costante, né autografia assoluta e reca in sé traccia di questa disomogeneità di tempi e di mani. Il ciclo delle protomi degli archetti per la galleria del Battistero pisano rappresenta una tappa decisiva nella formazione di quel linguaggio "neolatino" di cui Nicola si rese poi protagonista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769195
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769195
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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