Madonna in trono con Bambino

dipinto, 1250 - 1274

La Madonna siede su di un trono senza spalliera, finemente decorato con motivi vegetali e geometrici a losanghe e adorno di una stoffa quadrettata e finemente bordata con fili di perle.Ha in braccio il Bambino benedicente che sostiene con il braccio sinistro mentre nella mano destra tiene uno specchio, chiaro riferimento alla purezza della Vergine. I fori della punzonatura impressa sul fondo oro delineano il nimbo che circonda il capo di Maria, coperto da un velo blu chiuso sul collo e cadente a mantellina sulle spalle. Quest'ultima poggia su una sopraveste color rosso che copre fino all'altezza della cinta una tunica azzurra, dalla quale sporgono delle ciabatte rosse ornate di perle, che poggiano su un suppedaneo decorato con motivi geometrici a cerchi concentrici anch'esso bordato di perle. In basso sulla sinistra vi è la figura del committente inginocchiato di proporzioni assai piccole

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola
  • MISURE Profondità: 3 cm
    Altezza: 128 cm
    Larghezza: 53 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'icona venne pubblicata dal Garrison (1949) che la datò agli anni 1275 - 1285 circa, ritenendola di produzione umbro marchigiana e strettamente correlata alla Madonna del Museum of Art di Toledo nell'Ohio. Il Matthiae (1969) anticipò la datazione al terzo quarto del XIII secolo riconducendola all'ambito umbro - abruzzese. Ne affermò inoltre un preciso riscontro con le pitture del " secondo Maestro di Bominaco"e rivendicò ad essa addirittura il ruolo di " caposaldo per la migliore interpretazione del ciclo di Bominaco". I successivi contributi confermarono questa ipotesi apportando però precisazioni e proponendo confronti con la Madonna di Mercatello di Bonaventura di Michele o con la maniera spoletina di Petrus (Bologna 1962, Moretti 1968). F. Bologna( 2009) inoltre relaziona l'opera con la Madonna della Chiesa di Santa Maria in Via a Camerino che presenta identici decori. Del Priori(2009) la collega ad una tavola, oggi a Spoleto, proveniente dalla collegiata di Visso. L. Arbace(2010), pur lasciando aperta a successivi approfondimenti la questione attributiva sottolinea che " si tratta certamente della più bizantina tra le rare icone mariane medievali rintracciate in terra d'Abruzzo, prossima nell'iconografia persino alla Vergine Oditrigia del mosaico absidale di S.Maria Assunta a Torcello..."
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027116
  • NUMERO D'INVENTARIO 4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2013
  • ISCRIZIONI in basso - IN GREMBO MATIRS FULGET SAPIENTIA PATIRS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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