Madonna con Bambino

dipinto, 1290 - 1299

Al centro dell'arcone, tra le due figure allegoriche è collocato il gruppo della Madonna con bambino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di San Torpè (notizie 1295-1335)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è noto solo dal 1957, quando venne riscoperto da Sanpaolesi (SANPAOLESI 1959, pp. 215-217) al di sotto dello stemma mediceo in legno, eseguito da Bartolomeo Atticciati su disegno di Alessandro Pieroni, che vi era stato sovrapposto nel corso dei restauri successivi all'incendio del 1595 (VON HENNEBERG, PALIAGA 1992, p. 38). Si tratta del resto miracolosamente risparmiato di una decorazione più ampia, estesa probabilmente a tutto l'arco d'ingresso alla tribuna (ridipinto dal Cinganelli prima del 1605), alla quale appartiene probabilmente anche la fascia dipinta superiore con motivo decorativo a losanghe, anch'essa riportata alla luce nel 1957 (SANPAOLESI 1959, p. 217, la definisce coeva o di poco anteriore alla figura della "Vergine"). Il frammento d'affresco, di forma ovale, si presenta in condizioni accettabili di conservazione dopo l'intervento di restauro immediatamente successivo allo scoprimento. L'iconografia è quella diffusissima della "Madonna Hodighitria" con il "Bambino" benedicente sul braccio sinistro. Immediatamente pubblicato da Carli (1958), il dipinto fu da lui attribuito senza incertezze e con unanime seguito al cosiddetto "Maestro di S. Torpè". L'affresco non è citato nei registri di contabilità dell'Opera del Duomo, conservati (con lacune) per gli anni 1299- 1305; possiamo quindi esser quasi certi che l'immagine non risale a quel periodo, in quanto fu sicuramente commissionata dall'Opera e non da privati, visto il luogo importante che occupa nell'edificio. Non viene inoltre menzionata fra le opere eseguite al tempo dell'Operaio Burgundio di Tado, in carica dal 1298 al 1319 (CALECA 1990), nelle tre iscrizioni da lui fatte apporre sul fianco settentrionale del Duomo (che coprono il periodo 1298-1310) (270), (271), (273); questo fatto è comunque meno decisivo del precedente ai fini di una datazione precisa, non potendo avere la certezza che l'Operaio Burgundio abbia inserito nelle iscrizioni tutto ciò che era stato fatto durante il suo incarico. Queste indicazioni parziali, unite alla valutazione stilistica, fanno propendere per una collocazione cronologica dell'opera nell'ultimo decennio del Duecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665654
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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