capitello - a gruccia - bottega pisana (sec. XII)

capitello a gruccia, 1133 - 1166

Capitello con decorazioni fogliacee su tutta la superficie, mentre l'abaco presenta racemi con foglie a punta. Il capitello, con abaco giustapposto, fa coppia con un esemplare simile, da cui differisce solo nella decorazione del pulvino e nel fatto che l'altro ha pulvino e capitello scolpiti nello stesso blocco

  • OGGETTO capitello a gruccia
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' documentato con sicurezza nella scala d'accesso al pulpito di Nicola Pisano nel Battistero dagli inizi del Settecento (Martini 1705, p. 88, tav. 20; p. 97, n. XII); l'opera è stata smontata ai tempi degli interventi antibellici per l'ultimo conflitto mondiale e non più ricostruita (per un'immagine si veda Papini 1912-1931, I, p. 232). Vi furono collocati molto probabilmente ai tempi dell'Operaio Niccolò del Castello (1606-1617), quando furono operati mutamenti all'assetto dell'arredo liturgico interno dell'edificio (Tronci 1643, c. XVI r). Per l'altare furono utilizzati resti del recinto presbiteriale del XII secolo del Duomo, danneggiato dall'incendio del 1595. Per edificare la scala del pulpito di Nicola si impiegarono il leone con colonna, che si trovava sotto il cratere attico (cfr. 40001816) sugli spalti del Duomo, per reggere un leggio trecentesco con angeli (anch'esso probabilmente proveniente dalla cattedrale) integrato con uno stemma pisano agli inizi del Seicento, e due colonnine con i rispettivi capitelli a stampella, una scanalata (sotto il capitello in esame) e l'altra a spirale (attualmente si trovano entrambe nei depositi dell'Opera). Il capitello, per la sua forma, doveva essere destinato a qualche polifora, secondo una modalità diffusa nella Toscana occidentale; provenendo con molta probabilità dalla cattedrale, poteva stare, all'esterno, presso la facciata o sulla sommità dei transetti, o, all'interno, presso le finestre che danno sulla navata (molto probabilmente dovette venir tolto dalla collocazione originaria durante i restauri post-incendio del 1595); restano originali, in Duomo, i capitelli a stampella delle due finestre alla sommità dei transetti settentrionale e meridionale, e dello stesso tipo si conservano i capitelli n. 40001874 e 40001877. La fattura del capitello a stampella è molto raffinata e l'esecuzione degli elementi vegetali presenta un massiccio uso del trapano, che si affianca a una tecnica di precisione nel palesare le nervature delle foglie. Colpisce la fitta decorazione che tuttavia non affoga le forme nell'abbondanza dell'intaglio, ma permette una resa alquanto naturalistica delle foglie d'acanto. I due capitelli, già ricordati da Fontana (1898, p. 412) e Supino (1912-1913, p. 105), vengono notati da Toesca (1927, p. 899, nota 44) per le notevoli analogie stilistiche e morfologiche con alcune sculture della zona dei portali della facciata del Duomo pisano. Mettendo da parte gli artefici delle ghiere e capitelli della parte sinistra della facciata, si può avvicinare la coppia di capitelli agli esecutori delle colonne a racemi del portale centrale. Si tratta di una maestranza che dovette operare fianco a fianco con quella di Rainaldo nell'innalzamento della facciata, nel secondo terzo del XII secolo; a differenza di quest'ultima, si accosta con occhi più attenti all'imitazione della scultura classica e alla resa naturalistica degli elementi rappresentati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665598
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00665598
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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