capitello di Guglielmo (bottega) (terzo quarto sec. XII)

capitello, 1150 - 1174

Il capitello presenta quattro protomi barbate al posto delle volute angolari, che si allungano fino alla base; al centro di ogni faccia, una foglia liscia con la punta aggettante su cui poggia una protome maschile, anch'essa barbata, per un totale di otto teste. Le quattro teste grandi sono di analoga tipologia, con gli occhi dalle palpebre delineate e senza pupille e la lunga barba appuntita lavorata a sottosquadro e attaccata, per la punta, al fusto del capitello; l'ampia fronte, segnata da una netta ruga verticale, è circondata dai pochi capelli sottilmente incisi e dalle orecchie lasciate sbozzate; il corto viso, di taglio triangolare e dal tozzo naso, si mostra corrucciato, come mostrano le corrugate ciglia e i segni sopra la barba e i segni sopra i baffi (nei due esemplari meglio conservati si notano differenze nella conduzione della barba e dei capelli, in uno a piccole ciocche di andamento verticale, nell'altro fluenti e compatti, a strisce orizzontali)

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Guglielmo (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le piccole teste al centro delle facce sono quasi del tutto perdute ma possiamo ipotizzarne i caratteri partendo da una di queste fortunosamente giunta a noi (cfr. 40001857), dopo essere stata staccata dal capitello probabilmente per venire utilizzata come modello dagli esecutori ottocenteschi delle copie: essa presenta un volto squadrato, più regolare di quelle grandi, con occhi senza pupille, la barba a striature verticali con lunghi baffi giustapposti e il naso normale; sulla fronte cadevano a capanna i capelli, con scriminatura centrale. Il capitello si presenta trattato con notevole morbidezza nel modo di intagliare le palpebre, dai sottili contorni; l'accuratezza dell'artefice, dal buon bagaglio tecnico, si rivela inoltre nel trattamento dei musi, nell'espressione dei volti e nel saper condurre, con la stessa resa, opere di differente grandezza. Si tratta molto probabilmente di uno degli scultori della bottega di Guglielmo, come mostrano le tipologie adottate per i volti, che trovano riscontri nella produzione della sua maestranza nella decorazione interna ed esterna della cattedrale; in particolare, la faccia delle protomi angolari ha forti analogie con il S. Paolo del reggileggio del pulpito (cfr. scheda n. 40001822). L'esecuzione risale al terzo quarto del XII secolo, dopo il completamento dell'arredo interno; ai lavori alle logge si riferisce, molto probabilmente, il contratto del 1165 tra l'Opera del Duomo e i due scultori, Guglielmo e Riccio, con i loro cinque allievi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665590
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00665590
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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