portaombrelli - bottega livornese (sec. XIX)

portaombrelli, post 1865 - ante 1875

Mobile in legno intagliato e lucidato con cimasa superiore con motivo a conchiglia poggiante su cornice mistilinea a doppia voluta. La cimasa presenta intaglio centrale con motivo a racemo floreale. Nella parte centrale del fronte si trova ovale con le iniziali F.M. (Francesco Mimbelli). Termina in basso con zoccolo concavo. Il mobile presenta nella zona bassa applicazione in ottone

  • OGGETTO portaombrelli
  • MATERIA E TECNICA Ottone
    legno/ intaglio/ doratura/ lucidatura
  • MISURE Profondità: 23
    Altezza: 254
    Larghezza: 107
  • AMBITO CULTURALE Bottega Livornese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giovanni Fattori"
  • LOCALIZZAZIONE Bottini dell'Olio
  • INDIRIZZO Via Bottini D'Olio, 7, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile non presenta caratteri stilistici omogenei con l'insieme della sala che lo ospita, la "Sala del biliardo" ispirata alla cultura figurativa moresca. Si veda in proposito la scheda precedente. L'oggetto, pur realizzato dietro commissione di Francesco Mimbelli, come si rileva dalla presenza delle sue inizialia d intaglio, era probabilmente in origine destinato ad un altro ambiente, maggiormente legato a stilemi occidentali e specialmente neorinascimentali. Una fotografia precedente al restauro della villa ne documenta la precedente collocazione nella sala di ingresso al piano terreno. La sua esecuzione è ascrivibile alla bottega di Francesco Parri (Livorno, notizie dal 1849 al 1881), il cui timbro ne testimonia chiaramente la manifattura. Parri si formò presso la bottega di Ferdinando Magagnini e nel 1849, quando il maestro dovette allontanarsi dalla città per motivi politici, ne assunsela direzione. La fortunata carriera dell'artigiano va indubbiamente legata alla figura di Ferdinando Magagnini e alla committenza di Francesco de Larderel.Come ha indagato la Lazzarini, Fracesco Parri risulta uno degli artigiani maggiormente impegnati nella realizzazione di arredi per il palazzo dei de' Larderel a Livorno e per quello di Larderello . Nel 1854, inoltre, la ditta Parri insieme ad altre,tra cui quella del Ciabatti e del doratore Gestri (fiorentini), fu diretta dal Magagnini nella realizzazione degli arredi della cappella gentilizia di Santa Lucia, voluta dal medesimo Francesco de Larderel. I lavori della bottega Parri sono caratterizzati dalla perfezione tecnica dei legni impiallacciati e soprattutto dall'alta qualità dell'intaglio, nel quale era specializzato il figlio Giovanni.Molta della loro produzione fu ispirata a quella inglese, sia nelle forme che nella capacità di creare meccanismi e mobili adattabili a diversi usi, capacità che in generale trovò negli ebanisti livornesi validi emuli. Merita menzionare, a tal proposito, il tavolo da pranzo di legno impiallacciato in mogano oggi in collezione privata a Livorno. Tra le produzioni della bottega "Francesco Parri e Figlio" vanno ricordati inoltre una credenza, un armadio e la cornice del castello della Mandria a Venaria (To), con ricchi intagli a soggetto venatorio; i candelieri per la chiesa di San Giuseppe e per quella dei Santi Pietro e Paolo a Livorno; un banco da sagrestia per la chiesa di Sant'Andrea sempre a Livorno; alcuni arredi per la livornese Chiesa di Santa Maria del Soccorso (affiancato dal doratore Gaetano Terrieri)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900551756
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nello zoccolo inferiore - F. PARRI E F./ LIVORNO - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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