Madonna con Bambino
statuetta
ca 1241 - ca 1260
Scultura raffigurante la Madonna in trono con il Bambino. La testa della Madonna è sagomata per accogliere una corona. Il trono presenta una decorazionecon quattro archi acuti in cui sono inscritti rosoni e bifore, con colonnine complete di base e capitelllo. I braccioli sono oranti da grifi; sul retro della spalliera è intagliato un bassorilievo con un combattimento tra un leone e un toro, circondato da racemi vegetali
- OGGETTO statuetta
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MATERIA E TECNICA
avorio, intaglio
- AMBITO CULTURALE Bottega Francese Ambito Francia Settentrionale
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ALTRE ATTRIBUZIONI
bottega pisana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Datato ai primi del Trecento da Umberto Rossi (1889), l’avorio è stato riferito da Sangiorgi (1895) all’arte francese del XIII secolo, mentre Supino (1898) lo collocò in ambito pisano con una datazione al Trecento. Koechlin (1924), mettendo in rilievo come la fattura mediocre della Madonna con Bambino contrasti con la buona qualità stilistica del pannello con il leone che azzanna il toro posto nello schienale del trono, lo ricolloca in area francese alla fine del Duecento; proposta poi accolta da Mallé (1969), che definiva “strana” la Vergine del Bargello. Tale giudizio si spiega perché “la decorazione del trono, la monumentalità e la dolcezza, proprie della scultura della metà del Duecento” contrastano “con la lavorazione discontinua e incongruente del panneggio, dal disegno fluente e senza le pieghe a becco tipiche della scultura a quell’altezza cronologica” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 2087). Altri dettagli insoliti, come lo scollo della veste con bordo intagliato, invece che dipinto, così come i lineamenti ammorbiditi del volto del Bambino dalle orbite oculari affossate, sembrano riscolpiti. Per la posa, la monumentalità e la serenità del volto della Vergine, il gruppo è stato confrontato con una Madonna con Bambino dell’Art Gallery of Ontario a Toronto (inv. 29464); con il gruppo dell’Art Institute di Chicago (inv. 1971.786), datato alla metà del Duecento riferito al Nord della Francia; con la Madonna con Bambino del Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo, datata agli anni settanta del Duecento (inv. 1893.198). Secondo Chiesi il confronto più convincente per l’avorio Carrand è però con la Vierge de la trèsorerie, scultura in argento dorato della metà del XIII secolo, eseguita da un orafo parigino e conservata nella basilica Saint-Materne di Walcourt, Belgio. Le due opere mostrano analogie nella posa, nella costruzione e nella tipologia del trono. Alla luce di questi confronti, Chiesi sottolinea quanto già messo in luce da Koechlin, cioè che “l’apparente grazia della scultura”, è da ricondurre sostanzialmente all’essere “un lavoro attardato, che perpetua nel panneggio stilemi ancora di inizio Duecento e accenna invece nella composizione a nuove istanze compositive” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 208). Il decoratissimo e il virtuosismo del trono evocano soluzioni adottate nella Madonna con il Bambino del Metropolitan Museum of Art (inv. 17.190.295) e da sculture dell’ultimo terzo del XIII secolo, pur già distanti dalla grazia gotica della Madonna in esame (Ivi, p. 208)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286923
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 88
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0