Vergine gloriosa; Crocifissione. Madonna con Bambino, crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni evangelista
dittico
ca 1350 - ca 1375
Valve mobili con cerniera profilate a forma di ghimberga, con doppi crochets a tutto tondo. Timpano, decorato sul fronte da un trifoglio a traforo, che insiste su un arco acuto trilobato, sorretto da mensoline. Nella valva di sinistra, vi è la Vergine gloriosa, incoronata da due angeli. Nella valva destra, è rappresentata la Crocifissione, con Maria e san Giovanni evangelista dolenti ai lati della croce
- OGGETTO dittico
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MATERIA E TECNICA
avorio/ intaglio/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Francese Ambito Germania Settentrionale
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Renania (colonia?)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dittico può essere annoverato tra gli oggetti di uso religioso per la devozione privata. Esso rientra nella più generale categoria di dittici francesi con la 'Crocefissione' e la 'Madonna in gloria con il Bambino'. Se la Crocifissione appare convenzionale nella sua composizione e può essere confrontata con i rilievi seriali del Nord della Francia, la scena con la Vergine gloriosa mostra caratteri di originalità nell’intesa tra madre e figlio e nel gesto dell’angelo di destra, che sembra sostenere o accarezzare il braccio del Bambino (Chiesi in Ciseri 2018, pp. 250-252). Singolare è, inoltre, la soluzione compositiva della coppia di angeli, che, in piedi sul trono, incoronano la Vergine: essa trova raffronti con una placca del Walters Art Museum di Baltimora (inv. 71247), con una del Victoria and Albert Museum di Londra, riferita a manifattura parigina della metà del Trecento (inv. A.28-1940) e con un’anta di dittico del Metropolitan Museum of Art di New York (inv. 1993.515). Stilisticamente, il dittico mostra un’accentuata verticalità; le figure mostrano una marcata eleganza lineare con volti minuti, occhi globulari, nasi appuntiti, colli allungati ed espressioni sorridenti leggermente manierate. Se Rossi ne riscontrava il “realismo dell’antica scuola fiamminga” (1889), Supino (1898) e Koechlin (1924) lo collocavano in ambito parigino. Secondo quest’ultimo, il linguaggio formale e alcuni tratti stilistici consentivano di accostare l’opera del Bargello a un gruppo di avori attribuiti al Maestro del trittico di Berlino, dall’oggetto eponimo degli Statiche Museen di Berlino (inv. 628). Pure nella più debole qualità dell’intaglio (Chiesi in Ciseri 2018, pp. 250-252), la familiarità con le cifre stilistiche dei manufatti del Maestro del trittico di Berlino consentono di avanzare per l'opera in esame una datazione alla seconda metà del Trecento. Dibattuto è invece l’ambito geografico di esecuzione, che oscilla tra Parigi, il Nord della Francia e la Germania. Randall dapprima ha ipotizzato una collocazione tra Francia e Germania (1985), poi ha prospettato una provenienza da Colonia (1997); ipotesi, questa, condivisa da Little. Krohm, invece, si orientava su una manifattura pagina del primo terzo del XIV secolo (1999). Gaborit-Chopin, concorde la critica successiva, propende per l’area francese o renana del terzo quarto del Trecento. Il dittico del Bargello può essere inoltre confrontato con una valva raffigurante la Vergine gloriosa del Musée du Louvre di Parigi (inv. OA 2600); mentre la Vergine dolente nella Crocifissione trova paralleli nella Madonna della Presentazione al tempio del trittico dell’Art Institute di Chicago (inv. 1937.827)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281227-0
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 105, 106
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0