scene galanti
Struttura eburnea di un cofanetto composto da cinque lastre traforate. Ciascuna placchetta presenta edicole architettoniche che ospitano un giovane e una dama alternati (venti in tutto). Le edicole presentano arcate con il profilo interno trilobo sormontate in modo alternato da un timpano slanciato con gattoni o da una cornice marcapiano con dentelli, oltre la quale si intravvede il tetto a spiovente di un edificio. Sul coperchio una fascia con piccoli trafori separa i due registri figurativi: al centro si trova un foro che doveva probabilmente alloggiare una maniglia metallica o un serramento a bandella che raccordava alla serratura, di cui resta visibile l'alloggiamento sul fronte del cofanetto. In epoca moderna le lastre sono applicate su un prisma ligneo: la scatola non può essere aperta
- OGGETTO cofanetto
-
MATERIA E TECNICA
avorio/ intaglio/ traforo
LEGNO
-
MISURE
Profondità: 8.5 cm
Altezza: 5.5 cm
Larghezza: 12.2 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Parigi
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
manifattura francese
Master Of The Forgeries Of Elegant Figures
Area Inglese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nella collezione Soltykoff, venduto a Parigi nel 1861, il cofanetto venne acquistato da Jean Baptista Carrand; è quindi pervenuto al Museo del Bargello con il legato del figlio Louis nel 1888. Già Supino lo descriveva, nel 1898, come un prisma di legno con applicate le lastrino d’avorio. Egli attribuì l’opera alla produzione francese del XIV secolo. Koechlin, invece, accostava il cofanetto e le due placchette a traforo simili (inv. 118, 119 Carrand; NCTN) all’area inglese dell’inizio XV secolo. Nel 1969 Leeuwenberg riteneva questa tipologia di avori dei falsi ottocenteschi, riferibili a un unico artista, detto Master of the Forgeries of Elegant Figures. Nel 2014 Warren, sottolineato l’uniformità stilistica del gruppo, proponeva una datazione alla metà del XIV secolo. Per coerenza nello stile, dimensioni e modelli, la critica più recente riferisce i rilievi a traforo con soggetto profano a un unico atelier: il cofanetto in esame trova punti di contatto, oltre che con le altre lastre del Bargello, con due placchette del Victoria and Albert Museum, che divergono per le soluzioni architettoniche (inv. 284, 284a e 284b-1867). I costumi dei giovani e la tipologia delle edicole hanno suggerito una datazione alla metà o al terzo quarto del Trecento (Chiesi in Ciseri 2018, p. 291). Ulteriori confronti sono possibili con coevi cofanetti in legno e cuoio, come uno del Musée de Cluny, che presenta sul fronte una coppia di donne in atto di sorreggere la serratura, soluzione simile a quella dell’oggetto in esame; e con quello dell’Offenbach Deutsches Ledermuseum e con uno passato da Primo de Laroussilhe a Parigi, con giovani in atteggiamento galante sotto arcate o edicole (Ivi, p. 292)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286967
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 124
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0