orazione di Cristo nell'orto di Getsemani

dipinto, ca 1570 - ca 1570

Personaggi: Cristo; apostoli. Paesaggi: montagne; case; alberi; steccati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 44.7
    Larghezza: 60.5
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Venusti Marcello
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato acquistato sul mercato antiquario nel 1971, esercitando il diritto di prelazione, con un riferimento a Marcello Venusti, che, nella scheda ministeriale compilata nel 1977 dal Ciardi, veniva motivato sulla base delle affinità rilevabili con opere del comasco, quali la Resurrezione della Pinacoteca di Forlì e la Madonna col Bambino, nota solitamente come Il Silenzio, della National Gallery di Londra che nell'analoga versione di Lispsia è firmata e datata 1564. Più recentemente, in occasione della mostra Fiamminghi a Roma 1508-1608, Bert W. Meijer ha proposto di assegnare la tavola della Pinacoteca di Lucca ad un anonimo fiammingo, collocandone l'esecuzione intorno al 1570 (Meijer 1995, pp. 422-423). La disposizione dei personaggi riprende un cartone di Michelangelo, databile al secondo lustro degli anni cinquanta, che, dopo la morte del pittore avvenuta nel 1564, si trovava in possesso di Jacopo del Duca. Il nipote di Michelangelo, Lionardo Buonarroti, l'aveva in seguito offerto a Cosimo de' Medici e da allora il cartone è conservato a Firenze (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inv. 230 F). Michelangelo vi illustra due momenti del medesimo episodio del Vangelo (Luca 22, 39-46; Matteo 26, 36-46; Marco 14, 32-42): a sinistra appare Cristo assorto in preghiera, senza la consueta presenza dell'angelo recante un calice, mentre a destra rimprovera gli apostoli che si erano addormentati e li esorta alla preghiera. Sono rilevabili alcune differenze compositive tra le copie desunte dal cartone e conservate alla Galleria Doria Pamphilj, alla Galleria Corsini di Roma e a Lucca. In quest'ultima la distanza tra il gruppo degli apostoli e la figura di Cristo al centro, come pure tra questa e la sua ripetizione a sinistra è maggiore rispetto a quella riscontrabile nelle altre due opere. Inoltre, mentre nelle due versioni romane la scena si svolge di notte, aderendo al testo evangelico, a Lucca l'azione è ambientata in pieno giorno. Le tre tavole sono al momento attribuite a Marcello Venusti (1512/15-1579), artista conosciuto per le sue copie dai disegni di Michelangelo; ma solo la versione della Galleria Nazionale, secondo il Meijer, è prossima al suo stile. Nella tavola di Lucca in effetti i colori delle vesti corrispondono allo spirito che anima le interpretazioni di Michelangelo fornite dal Venusti. Ma oltre alle proporzioni meno armoniose del Cristo al centro, anche il paesaggio del dipinto lucchese denuncia la mano di un pittore fiammingo. Malgrado l'imitazione della natura, meno varia e meno virtuosa, la concezione generale e l'epoca di esecuzione si confanno alle interpretazioni paesaggistiche dello Spranger, come appaiono nella sua Conversione di San Paolo dell'Ambrosiana, dipinto collocabile all'inizio degli anni sessanta (Meijer 1995, pp. 422-423)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067728
  • NUMERO D'INVENTARIO 686
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI foglio applicato sul retro - IL MINISTRO SEGRETARIO DI STATO/ PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE.. - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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