motivi decorativi architettonici

dipinto, ca 1738 - ca 1743

L'affresco ritoccato a tempera raffigura elementi architettonici e ricopre tutta la grande cupola ellittica della chiesa. Al centro balconata con balaustra decorata con vasi di fiori e alternata a cartelle mistilinee a finto stucco, dipinte con i simboli delle quattro virtù teologali con fondo argento lumeggiato in oro; segue un loggiato retto da colonne con capitelli dorati e composto da sei arcate con volte a cassettoni alternate a logge con timpani e trabeazioni; la cupola è a cassettoni con angeli sospesi in volo che portano gli attributi di Santa Caterina. Sopra il portale centrale medaglione fogliato con illustrazione a monocromo, retto da due angeli; sopra l'altare maggiore medaglione dorato e decorato con immagine a monocromo lumeggiato in oro, sempre retto da due angeli uno dei quali tende un drappo azzurro. Alla sommità la cupola termina con un oculo le cui pareti interne sono illustrate con quattro paraste, due cartigli sagomati e fogliati e un cherubino in volo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
    intonaco/ doratura
  • ATTRIBUZIONI De Santi Bartolomeo (1700 Ca./ 1755)
    Castellotti Lorenzo (1718/)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Caterina
  • INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele II, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione al pittore lucchese Bartolomeo De Santi viene fornita dalla guidistica locale. De Santi eseguì anche le decorazioni parietali a prospettiva per le cappelle di S. Raimondo e del Rosario nella chiesa di S. Romano a Lucca, nel 1754. La decorazione della cupola è frutto della collaborazione tra De Santi, responsabile delle parti architettoniche, e Castellotti, autore delle figure, come già affermava Gabriele Grammatica nel 1741. L'intervento di Pini, De Santi e Castellotti mira a creare uno spazio illusionistico ampliato. La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La bibliografia e la guidistica locale hanno tramandato il 1748 come anno di consacrazione della chiesa in base a una non corretta lettura dell'iscrizione sulla controfacciata; i recenti lavori di restauro, infatti, hanno permesso di individuare la data 1743 in luogo del 1748 come anno della consacrazione; di conseguenza si ipotizza che la fine dei lavori di costruzione della chiesa sia avvenuta qualche anno prima rispetto a quanto si pensava in precedenza. La chiesa e il convento di S. Caterina furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900065193
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
    2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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