capitello composito, serie di Pini Francesco (sec. XVIII)

capitello composito ca 1738 - ca 1743

Quattro semicapitelli compositi alla sommità delle quattro paraste e due capitelli sopra le due colonne sulla facciata esterna. Superficie scanalata seguita da cornice superiore a ovoli e da riccioli esterni da cui partono panneggi appesi; sopra cornice sagomata e modanata avente, nella parte centrale, un fiore

  • OGGETTO capitello composito
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria/ scultura
  • MISURE Altezza: 50 cm
    Larghezza: 70 cm
  • ATTRIBUZIONI Pini Francesco (notizie 1728-1761): progettista
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Caterina
  • INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele II, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La bibliografia e la guidistica locale hanno tramandato il 1748 come anno di consacrazione della chiesa in base a una non corretta lettura dell'iscrizione sulla controfacciata; i recenti lavori di restauro, infatti, hanno permesso di individuare la data 1743 in luogo del 1748 come anno della consacrazione; di conseguenza si ipotizza che la fine dei lavori di costruzione della chiesa sia avvenuta qualche anno prima rispetto a quanto si pensava in precedenza. La chiesa e il convento di S. Caterina furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900065165
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
    2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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