allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica
L'imponente monumento sorge nella piazza accanto al Municipio di Pianello. Impostato su una ampia base quadrata in pietra grigia, si sviluppa per gradoni successivi fino all'obelisco centrale che reca, su tre facce, le lapidi con i nomi dei caduti. Il fronte del monumento è invece caratterizzato da un basamento accanto all'obelisco e, su di esso, svetta la figura bronzea della Vittoria. Di fronte ad essa ma ad un livello inferiore del monumento è posto un tripode, ugualmente in bronzo, entro cui arde la fiamma eterna simbolo del coraggio e della Fama. Sul fianco, verso la Rocca, l'Associazione Nazionale Alpini nel 1964 ha voluto aggiungere una corona d'alloro circondante il proprio simbolo, l'aquila in volo. Più in basso, sullo stesso lato, la piccola targa a testimonianza dell'avvenuto restauro del monumento nel 1987
- OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
Marmo
PIETRA
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ATTRIBUZIONI
Rancati Ugo (1895/ 1976): scultore
- LOCALIZZAZIONE Piazza Umberto I
- INDIRIZZO Piazza Umberto I, Pianello Val Tidone (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE A Pianello sono registrati due monumenti voluti nel III decennio del Novecento per celebrare i caduti della Grande Guerra. Oltre all'opera di Cappabianca commissionata dall'amministrazione comunale nel 1920 e posta nel cimitero del paese, si realizzò questo monumento, dietro richiesta di un Comitato animato dall'arciprete locale Don Giuseppe Castagnetti. Il sacerdote, raccolti i fondi della popolazione, all'inizio degli anni Venti propose all'amministrazione la realizzazione di un'opera in memoria dei caduti da collocarsi nei pressi del “Torrone”, la Rocca al centro del paese. Con l'affermarsi del fascismo e l'entrata nel Comitato, nel 1924, del Commissario Prefettizio del Comune, il progetto venne avviato e si intrapresero le trattative con lo scultore Ugo Rancati di Piacenza. L'inaugurazione avvenne nel 1926, anche se si ricorda che a lungo i pezzi, già pronti, furono lasciati accanto al “Torrone” forse a causa delle difficoltà per il Comitato di pagare anche la posa in opera. (Bibliografia e sitografia: L. Molinari, “Pianello Val Tidone e la prima grande guerra (1915-1918)”, Piacenza, Tip. Maserati, 1966; G. Pantaleoni, “Tendenze di mezzo secolo nell'arte di Ugo Rancati”, in «Attualità Piacentina», giugno 1976; F. Arisi, “Ugo Rancati”, in «Panorama piacentino 1988», pp. 65-69; “Testimonianze incise nel marmo: i monumenti ai Caduti della Resistenza piacentina”, a cura del Comitato provinciale dell’A.N.P.I., Piacenza 1999; C. Cresti, “Architetture e statue per gli eroi. L’Italia dei Monumenti ai Caduti”, Firenze 2006, p. 124; Ugo Rancati in: http://www.riccioddi.it/biografia_artisti/00371; "La grande guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza", a cura della SBSAE di Parma e Piacenza, 2013, p. 193)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577569-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI fronte/ lato est - PIANELLO/ AI SUOI CADUTI/ 1915-1918/ 1940-1945 - a caratteri applicati in bronzo - italiano
- STEMMI lato sud, in basso - sociale - Stemma - Associazione Nazionale Alpini - aquila in volo entro corona d'alloro e quercia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0