monumento funebre di Astorri Pier Enrico (sec. XX)

monumento funebre, 1925 - 1925

Il monumento sepolcrale si compone di un bassorilievobronzeo raffigurante la Pietà. Al centro campeggia il corpo del Cristo morto, sorretto al centro dalla Madonna. Sulla sinistra è invece visibile la Maddalena che, inginocchiata, prende e bacia la ferita sulla mano del Cristo appena deposto dalla croce. Sullo sfondo è visibile la testa di un'altra figura femminile ritratta di profilo. A destra è invece Nicodemo che sorregge il busto del Cristo

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
  • MISURE Altezza: 220
    Larghezza: 130
  • ATTRIBUZIONI Astorri Pier Enrico (1882/ 1926)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero comunale
  • INDIRIZZO Via Caorsana, 26, Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo bassorilievo bronzeo eseguito nel 1925 dallo scultore Pier Enrico Astorri fu solo in un secondo momento impiegato per la decorazione di una cappella funeraria del cimitero piacentino. Il bassorilievo venne infatti acquistato nel 1927 da Giuseppe Regina per adornare il monumento funebre Castellani, che in seguito divenne Fantigrossi. Per il cimitero piacentino lo scultore aveva invece espressamente eseguito un Cristo nell'orto degli ulivi e la monumentale figura in bronzo del monumento Cagnoni. Quest'opera rappresenta una felice sintesi del''arte dell'Astorri ormai matura, infatti proprio in questo bassorilievo si rintracciano le matrici già sperimentate dallo scultore durante l'esecuzione del monumento funebre di Papa Pio X in San Pietro a Roma, portato a termine nel 1923. Se infatti il Cristo morto, nella descritta anatomia del corpo, e i dolenti, recuperano momenti di ispirazione neomichelangiolesca, pure la costruzione fisica delle figure compresse entro uno spazio ristretto contribuisce a creare una massa fortemente chiaroscurata ed enfatica, debitrice delle esprienze simboliste. Lo scultore, giunto con quest'opera alla sua piena maturità, riesce a creare un giusto equilibrio tra l'abile gioco del panneggio frastagliato delle figure dei dolenti e la nuda massa del corpo del Cristo, che si articola al centro della lastra. Risulta pertanto difficilmente condividibile il duro giudizio critico che ha accompagnato di recente lo scultore, spesso accusato di freddo accademismo. Tecnicamente è interessante notare come tra l'ideazione e l'esecuzione del bozzetto e la definitiva fusione del pezzo (ad opera dello stabilimento di fonderia napoletano Laganà) esistono delle piccole differenze imputabili al "mezzo" di realizzazione. Il panneggio del bozzetto è infatti molto più morbido e addolcito rispetto all'esecuzione finale in bronzo levigato e rinettato a mano. L'acquisto e la successiva destinazione funeraria di questo bassorilievo ci consente invece di mettere in luce come esistesse agli inizi del secolo una committenza ed un mercato artistico specifico non solo per la scultura ma anche per la progettazione architettonica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800311943
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI P.E.ASTORRI/ FOND. LAGANA' NAPOLI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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