monumento funebre - a tempietto di Ditta Monti (sec. XIX)

monumento funebre a tempietto, ca 1890 - ca 1890
Ditta Monti (notizie Fine Sec. Xix-prima Metà Sec. Xx)
notizie fine sec. XIX-prima metà sec. XX

Sopra un alto basamento poggia un'urna baccellata, sostenuta da piedi a zampe leonine, sormontata da una trabeazione con timpano semicircolare sorretta sul fronte da due colonnine con ricco capitello fogliato e, verso il muro, due lesene con capitello dall'identico disegno. Sull'architrave corre un motivo a girali acantiformi, mentre nella specchiatura centrale del timpano, entro una ghirlanda sorretta da un nastro che parte da una testa leonina, è collocato un medaglione con il ritratto in bronzo della Zangrandi, ritratta di profilo. Ai lati, sempre in bronzo altri emblemi funerari: la fiaccola rovesciata, l'anfora inclinata, una clessidra e una falce alata

  • OGGETTO monumento funebre a tempietto
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    Marmo
  • ATTRIBUZIONI Ditta Monti (notizie Fine Sec. Xix-prima Metà Sec. Xx)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero comunale
  • INDIRIZZO Via Caorsana, 26, Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo monumento sepolcrale fa parte dei lavori eseguiti dalla ditta Monti e figli, operante dal 1870 fino alla fine del XIX secolo in via San Raimondo a Piacenza, per poi passare in corso Vittorio Emanuele. Nella loro prima attività la ditta Monti era nota per le "sculture in ornato" (Ziliani). In seguito questa impresa di lapicidi assunse un connotazione piu' definita fornendo sul finire del secolo e nel secolo successivo una serie di busti scultorei (Fiori). Questo grazie anche alle personalita' di Antonio, Luigi, Giuseppe, Riccardo e Annibale Monti. Visto il periodo e la tipologia questo monumento sepolcrale si può riferire alla produzione di Antonio Monti. Sono interessanti alcuni particolari tipologici come la ripresa del "tipo" dell'edicola architettonica classica contenente il sepolcro a urna. Una forma questa contraddetta dall'impianto naturalistico del ritratto bronzeo del medaglione in cui la Zangrandi è descritta con un calligrafismo pedante che cerca di riprodurre anche i più minuti ricami del tessuto della veste. Ecco che allora classicismo, realismo e simbolismo funerario si miscelano in un insieme eclettico, perfettamente rispondente al gusto dell'ultimo decennio del XIX secolo, mentre è curioso notare come manchi qualsiasi accenno alla professione (magistratura) del Vitali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800311862
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ISCRIZIONI sulla lapide del basamento - DI TULLIO VITALI D'ALTO INGEGNO DOTTRINA INTEGRITA'/ PER DUE LUSTRI PRESIDENTE DEL TRIBUNALE PIACENTINO NATO A PARMA L'8 GIUGNO 1808/ IN SALSOMAGGIORE CERCANDO SALUTE MORIVA IL 5 GIUGNO 1862/ I FIGLI E NIPOTI SU QUEST'URNA INCIDENDO IL CARO NOME ADEMPIONO A PIO VOTO/ DELLA CONSORTE CAROLINA ZANGRANDI CHE NATA IL 3 DIC. 1817 TROVO' RIPOSO IL/ 1 FEBBRAIO 1892 IN QUESTO AVELLO DA LEI ERETTO TESTIMONIO DI QUE' DOMESTICI AFFETTI/ PER CUI SUA VITA CONSACRO'/ E DI TRE FIGLI VOLONTARI PIANSE UNO CADUTO - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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