decorazione plastica, complesso decorativo di Ferrari Donnino, Della Meschina Domenico (sec. XVIII)

decorazione plastica 1793 - 1793

Decorazione marmorea di rivestimento dell'arco d'ingresso e delle pareti della cappella:i fondi sono in marmo bianco di Carrara e in marmo bardiglio alternati,alcune riquadrature in marmo giallo di Spagna,le colonne in rosso di Verona,con capitelli corinzi bianchi.L'arco d'ingresso,trasformato in arco di trionfo,è caratterizzato da due colonne per lato che sostengonola trabeazione e l'arco rivestiti in marmo giallo e bardiglio,e decorati dall'alternarsi di piccoli medaglioni e rosoni in marmo bianco.Gli altri tre lati della cappella,pur essendo chiusi,presentano la stessa struttura architettonica e decorativa di colonne e specchiature alternate.Sopra gli archi e i pennacchi corre una larga fascia rivestita in marmo con rosette in marmo bianco,che serve a sottolineare il tamburo della cupola in cui si trova l'affresco di cui alla precedente scheda.Sopra le statue inserite tra le colonne(di cui alle schede successive),riquadri con fondo in marmo verde,presentano corone d'alloro bianche

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA marmo bardiglio
    MARMO BIANCO
    marmo giallo di Spagna
    marmo rosso di Verona
  • ATTRIBUZIONI Ferrari Donnino (1748/ Post 1817): disegnatore
    Della Meschina Domenico (notizie Seconda Metà Sec. Xviii): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Liborio
  • INDIRIZZO Via Roma, 12, Colorno (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu per lungo tempo attribuita al Petitot questa decorazione marmorea assai ricca e di grande effetto.Al contrario questa cappella,che fu ricavata nel 1793 dai locali in cui precedentemente si trovava la sagrestia(come risulta da piante topografiche della chiesa,pubblicate da Bertini,1979)è più probabilmente da riferire a progetto dell'architetto allievo di Petitot,Donnino Ferrari.Se infatti non è da escludere la presenza e l'intervento di Petitot nel periodo 1775-1777,è invece documentata l'attività,in S.Liborio,del Ferrari negli anni 1784-1792,senza considerare che proprio il Ferrariricopriva dal 1789 la carica ufficiale di Soprastante alle Reali Fabbriche.Questa attribuzione appare quindi storicamente più attendibile,e confermata,dal punto di vista stilistico,dalla decorazione stessa della cappella,di gusto definitivamente neoclassico,che riprende elementi tipici di Petitot ma in un'articolazione linguistica molto più rigido e fedele agli schemi classicisti,un linguaggio meno inventivo e più accademico.Si confronti anche questa cappella con l'altare maggiore nella stessa chiesa,documentato al Ferrari,ad ulteriore conferma attributiva
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142879
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 84/90)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1994
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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