Dio padre e apostoli

decorazione a graffito, ca 1450 - ca 1480

Le figure a mezzo busto di santi e di Dio Padre, presentati di tre quarti o frontalmente, sono inseriti in riquadri definiti da pilastrini a sezione quadrata con capitelli a foglie stilizzate formando un fregio

  • OGGETTO decorazione a graffito
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ graffito
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria di Galliera
  • INDIRIZZO via Manzoni, 3, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'anonimo artista risente della cultura prospettica della tarsia lignea che si evidenzia nella raffigurazione di spigolo dei pilastrini ornati da un motivo a treccia inserito in una specchiatura, nelle aureole scorciate e, soprattutto, nella figura di "San Giovanni evangelista", rappresentato con un libro aperto tra le mani, che si richiama palesemente alle tarsie di Cristoforo da Lendinara (Modena, Duomo, San Girolamo, 1461-1465; Modena, Duomo, San Giovanni, 1477) e di Agostino de' Marchi (Bologna, chiesa di S. Petronio, Sant'Ambrogio, 1473 ca. su cartone di Francesco del Cossa). Del fregio si occupò per la prima volta il Supino che lo riferì ad un artista che operò su cartoni o modelli di un artista ferrarese, mentre Bacchi lo riportò nell'ambito della cultura bentivolesca attribuendolo ad un artista suggestionato dal Cossa della "Madonna col Bambino e angeli (1465 ca.)" (Washington, National Gallery, collezione Kress) e della "Madonna con Bambino e angeli" della vetrata del 1467 (Bologna, chiesa di S. Giovanni in Monte) e non lontano dall'autore della "Vergine che adora il Bambino con i santi Bernardino e Antonio abate" (Bologna, Collezioni Comunali d'Arte). Lo stesso studioso, riportando un parere di Volpe, attribuì la figura di San Giovanni evangelista a Cristoforo da Lendinara. Tale ipotesi è parzialmente condivisa da Negro che riferisce il fregio alla bottega di Cristoforo da Lendinara. Ferretti ha espresso parere negativo a proposito della paternità sia di Cristoforo da Lendinara sia di quella della sua bottega. (Sabbatini S., Tommaso Garelli e il tardogotico bolognese, Tesi di specializzazione in storia dell'arte e delle arti minori, a.a. 1994-95, Università degli studi di Bologna, p. 46)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800066485
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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