Stazione VII: Gesù cade per la seconda volta

dipinto,

Personaggi: Gesù Cristo

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Gandolfi Gaetano (1734/ 1802): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche in questo caso, come per la precedente stazione, l'autore sceglie una soluzione in diagonale con l'immensa croce debordante dai limiti della tela, mentre il ritmo narrativo si fa più convulso per sottolineare il pathos del momento. La stesura del colore veloce, le tinte luminose manifestano l'assimilazione delle sonorità della pittura veneta, in special modo di Tiepolo, grazie al quale l'artista aveva attuato "un rinnovamento atmosferico oltre che coloristico" (Sestieri 1988, p. 282). Nonostante il piccolo formato, le finalità comunicative della scena raggiungono un'intensa efficacia persuasiva per suscitare la partecipazione del fedele: come asserisce Biagi Maino (1995, p. 411), i risultati ottenuti da Gaetano, che conduce l'esecuzione con la "consueta, elegante maniera", si rivelano degni di nota "soprattutto nell'icastica descrizione dei manigoldi, attori consumati". Sullo sfondo di una situazione storica profondamente mutata, Gaetano mantiene salda la propria posizione di rilievo nello scenario artistico bolognese: i tempi delle commissioni importanti nelle quali aveva saputo "al meglio esprimere la forza del suo pensiero, la ricchezza del talento" (Biagi Maino 1995) erano ormai tramontati. Dopo l'arrivo nel 1796 delle truppe francesi del generale Augerau si apre il periodo delle soppressioni ecclesistiche. Come ricorda il figlio di Gaetano, Mauro, tornando con la memoria al 1798 (Brevi cenni 1925, marzo p. 149), la chiusura dei conventi e la conseguente "totale mancanza di operazioni grandiose" costringe Gandolfi a dipingere dei "nonnulla". Fra questi "nonnulla" rientrano le piccole tele di Bazzano: ma, afferma giustamente Donatella Biagi Maino (1995, pp. 136, 411), l'"impegno relativo" non impedisce all'artista di esibire la disinvolta e sicura attitudine accademica di una vita. Con questi tre dipinti giunge al fine il corso della carriera di Gaetano, intrapresa quasi cinquant'anni prima a Bazzano con le due tele per l'oratorio del Suffragio (1756/1757)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800053388
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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