L'ingresso di Alessandro Magno in Babilonia
rilievo,
Thorvaldsen Bertel (1770/ 1844)
1770/ 1844
Altorilievo in marmo bianco con figure intere raffigurante l'ingresso trionfale di Alessandro Magno a Babilonia. E’ concepito come l’incontro tra due cortei che convergono verso il centro, cioè verso la figura di Alessandro Magno che avanza sul carro guidato dalla Vittoria, seguito dal suo celebre destriero Bucefalo e dai suoi soldati carichi di bottino. Di fronte al condottiero la figura allegorica della Pace, riconoscibile dal ramo di ulivo, precede il popolo e i governanti di Babilonia, che offrono i loro doni (cavalli, leoni, pantere…) al vincitore, mentre danzatrici spargono fiori in suo onore
- OGGETTO rilievo
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ATTRIBUZIONI
Thorvaldsen Bertel (1770/ 1844)
- LOCALIZZAZIONE Villa Carlotta
- INDIRIZZO via Regina, 2, Tremezzina (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Thorvaldsen realizzò la prima versione del fregio con l'Ingresso trionfale di Alessandro Magno a Babilonia nel 1812 per uno dei saloni del palazzo del Quirinale a Roma. L'esecuzione del rilievo, modellato in stucco, era stata commissionata nell'ambito dei lavori di generale rinnovamento del palazzo, scelto come sede imperiale, attuati nel periodo del governo napoleonico di Roma. Il fregio, volto a celebrare Napoleone come il nuovo Alessandro Magno e come l'erede degli imperatori romani, ottenne un tale successo che lo stesso Bonaparte ne ordinò una versione in marmo per il Temple de la Gloire di Parigi. I successivi rovesci militari e politici dell'imperatore francese portarono all'abbandono della costosissima commissione che fu però rilevata nel 1818 da Giovanni Battista Sommariva per decorare la sua villa sul lago di Como. Le trentatré lastre di marmo giunsero a Tremezzo dal 1818 al 1828 e furono sistemate nel 1829 dal figlio di Sommariva nella collocazione definitiva, che ancora conservano. A testimonianza dell'eccezionalità dell'impresa e dello stretto rapporto tra Thorvaldsen e il suo committente, al termine del fregio è raffigurato l'autoritratto dello scultore, colto nell'atto di presentare l'opera compiuta a Sommariva. Il fregio di Alessandro Magno fu da subito considerato come uno dei massimi capolavori della scultura neoclassica, contribuendo a consacrare la fama di Thorvaldsen come novello Fidia. Per questa opera lo scultore danese si ispirò a numerosi esempi di scultura antica. Le fonti più importanti furono il fregio del Partenone, da pochi anni trasferito a Londra e noto a Thorvaldsen attraverso le stampe, e i rilievi romani della Colonna Traiana, come dimostrano le numerose citazioni tratte da queste due opere che compaiono nelle lastre di Villa Carlotta e che appaiono tradotte in una nuova formula narrativa, pausata e luminosa. Dopo quella di Sommariva Thorvaldsen realizzò altre repliche del fregio di Alessandro, tra le quali si segnalano quella in marmo per il Palazzo Reale di Christiansborg (Copenaghen) oltre che diverse versioni in gesso. L'opera era nella collezione del Duca Giorgio di Sassonia Meiningen (già coll. Sommariva, sino al 1843). La collocazione originaria all'interno della villa è testimoniata dal 1828 (già provvisoria Galleria secondo piano). La villa fu acquisita (per sequestro) dal Demanio dello Stato nel gennaio 1922; dal 12-5-1927 in gestione all'Ente "Villa Carlotta"
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271897-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
riproduzione del provvedimento di tutela (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0