decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo - scuola mantovana (fine sec. XVI)

decorazione plastico-pittorica, post 1587 - ca 1595

Ambiente di pianta rettangolare, con soffitto ligneo a travetti e decorazione pittorica su tre delle quattro pareti: sul lato meridionale della camera si apre un vano minore, internamente affrescato

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
    intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 2,75 m
    Lunghezza: 5,30 m
    Larghezza: 4,25 m
  • AMBITO CULTURALE Scuola Mantovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 2, 2a- e D, 2, 3a-
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ambiente presenta decorazioni pittoriche sulle pareti nord, est e sud e un soffitto ligneo a travetti. La parete orientale è caratterizzata da tre aperture, costituenti una originaria serliana: essa fu riportata in luce nel corso del restauro del cortile dei Cani diretto da Clinio Cottafavi (1930-31), che ricorda: “il muro esterno dei camerini giulieschi [lato ovest del cortile] […] non ha messo in luce che una sola cosa di speciale rilievo, e cioè una loggetta al secondo piano, identica per ispirazione a quella che dà sul giardino, accecata poi con la costruzione della parte dell'ala meridionale [del cortile] cui sopra abbiamo accennato. Nel restauro si è cercato di metterla in evidenza anche all'esterno riaprendo tutto il vano di destra e mettendo in mostra parzialmente quello centrale ad arco, con un opportuno scasso a strombatura del muro che veniva a coprirlo”. La loggetta, dotata di pilastri in pietra chiara, comprova per Cottafavi che l'appartamento di Troia era aperto per mezzo di due analoghe loggette – quella in esame e la loggetta dei Cani, al piano inferiore – su di un giardino, “che a pianterreno si svolgeva verso levante e verso mezzogiorno, fino a collegarsi con quello famoso del Bastione”. La decorazione pittorica a foglie di vite su tralicci, che continua nell'intradosso dell'arco della serliana, come visibile dall'altro lato del muro (ambiente D_2_4a-), potrebbe appartenere allo stesso momento e alla stessa mano degli affreschi di analogo soggetto del lato sud del cortile dei Cani, realizzati solo a seguito della definitiva chiusura del cortile, attuata con la saldatura del blocco di Bertani con quello di Giulio Romano (1587 post – 1595 ca.). Resta tuttavia aperta l'ipotesi, avanzata da una parte della critica, che la decorazione spetti all'ottavo decennio del secolo e che l'occlusione della loggetta sia dovuta alla realizzazione, sulla stessa parete, di un altare. Il camerino, già appartenente dunque al blocco giuliesco, fu trasformato architettonicamente e pittoricamente fino ad assumere assetto e funzioni di una piccola cappella, come testimonierebbero le piccole scene dipinte sulle pareti maggiori, tra tralicci e racemi vegetali, identificate come “La creazione di Adamo”, “Il peccato originale”, “La cacciata dal Paradiso”, “Il trasporto dell'Arca”, “Il sacrificio di Melchisedech”. Sul lato orientale della camera, al di sopra delle due aperture laterali, due comparti lievemente incassati ospitano grottesche con scenette di sacrificio, mentre in corrispondenza del tamponamento dell'arco si osserva una decorazione imitante un tendaggio, di epoca posteriore ma imprecisata. Nella parete nord, la seconda porta, incorniciata come la prima da una fascia dipinta a imitazione di un marmo violaceo, immette in un piccolissimo vano, interamente affrescato con motivi di marmi venati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267691-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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