decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo - scuola mantovana (fine/ inizio secc. XVI/ XVIII)

decorazione plastico-pittorica, post 1587 - ca 1710

Ambiente di pianta rettangolare, con soffitto a cassettoni e pavimento in legno, dotato di due accessi sui lati sud e nord e di una finestra sul lato ovest

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
    intonaco/ pittura a fresco
    legno, intaglio
  • MISURE Altezza: 2,60 m
    Lunghezza: 6,00 m
    Larghezza: 3,57 m
  • AMBITO CULTURALE Scuola Mantovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 2, 7/ Stanza soprastante la Cappellina del duca Guglielmo
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla descrizione che Clinio Cottafavi offre del lato orientale del cortile dei Cani nello stato antecedente il restauro, si ricavano alcuni elementi sull'ambiente in oggetto. La piccola stanza fu infatti ottenuta dividendo in due piani un originario ambiente della stessa altezza della camera con camino (D, 2, 6a-), per accedere al quale furono aggiunte due rampe alla scaletta dell'appartamento del Tasso; per dare luce ai due nuovi ambienti ricavati, la finestra preesistente fu abbassata fino al piano dell'inferiore, murandone la parte superiore, e sopra di essa fu aperta una finestra più piccola, per illuminare la stanzetta superiore: tale rimaneggiamento comportò la rottura dell'originario cornicione e la costruzione di un timpano che inquadrasse la finestra superiore. Il restauro del 1930-31 ha inteso ripristinare l'originario assetto di questo lato del cortile: l'unica finestra oggi presente dà luce alla camera D,2,7 e alla sottostante cappellina D,2,5a-. Il rimaneggiamento di cui sopra, che andò a modificare sostanzialmente la cappellina di Guglielmo, dovette attuarsi sul finire del sec. XVI. L'ambiente in oggetto reca due tipi di decorazioni murali, l'una sovrapposta all'altra, scialbate all'epoca degli interventi di Cottafavi che, in merito a questo locale, ricorda unicamente: “il soffitto […] era stato da tempo abbattuto ed in suo luogo vi venne ricomposto, con opportuni adattamenti, uno in legno che giaceva, sfatto, nei magazzini, e che proveniva da un camerino del Castello, demolito quando si riaprì la rampa a cordonata che dal cortile scende al piano terreno della controtorre di S. Nicolò”. Se la decorazione pittorica più antica è databile alla fine del XVI secolo, i lacerti della decorazione a finti tendaggi sovrapposta potrebbero risalire all'inizio del XVIII secolo; il soffitto, probabilmente di fattura cinquecentesca e adattato all'ambiente, potrebbe esservi stato montato nel XVIII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267688-0
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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