decorazione pittorica, complesso decorativo di Bertani Giovanni Battista, Costa Lorenzo il Giovane (attribuito) (terzo quarto sec. XVI)
decorazione pittorica
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576)
ante 1516/ 1576
Costa Lorenzo Il Giovane (attribuito)
1535/ 1583
Ambiente di pianta rettangolare, controsoffittato, dotato di un accesso sul lato settentrionale e di una finestra sul lato occidentale; pavimento in cotto
- OGGETTO decorazione pittorica
-
MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
intonaco/ pittura a secco
-
ATTRIBUZIONI
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): architetto
Costa Lorenzo Il Giovane (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 2, 5a-/ Cappellina del duca Guglielmo
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La camera, inclusa nell'appartamento di Guglielmo Gonzaga di Corte Nuova, è collocata su un piano ammezzato ed è accessibile per mezzo di una piccola scala dallo studiolo. Un'unica finestra sulla parete occidentale illumina l'ambiente: la parte superiore di questa apertura risulta nascosta dall'attuale soffitto a travetti, poiché, come spiega Cottafavi, direttore dei lavori del cortile dei Cani tra 1930 e 1931, il volume originario (della stessa altezza della camera con camino D, 2, 6a-), fu ridotto per ricavare due camere sovrapposte. Tale intervento, collocabile verso la fine del sec. XVI, comportò l'aggiunta di due rampe alla scaletta dell'appartamento del Tasso; per dare luce ai due nuovi ambienti ricavati, la finestra preesistente fu abbassata fino al piano dell'inferiore, murandone la parte superiore, e sopra di essa fu aperta una finestra più piccola, per illuminare la stanzetta superiore: tale rimaneggiamento comportò la rottura dell'originario cornicione del lato est del cortile e la costruzione di un timpano che inquadrasse la finestra superiore. Il restauro del 1930-31 ha inteso ripristinare l'originario assetto: l'unica finestra oggi presente dà così luce sia alla camera D,2,7 sia alla sottostante cappellina D,2,5a-. Il pavimento in cotto risulta affine e coevo a quello dell'ambiente D,2,1a-, collocato nell'ala opposta del cortile. Le pareti lunghe e la parete est della camera recano riquadri dipinti a secco (olio?) su intonaco, oggi quasi totalmente illeggibili: sei su ciascuna delle pareti nord e sud, e uno, di dimensioni maggiori, al centro della parete est. I riquadri delle pareti lunghe recano traccia di figure e storie di santi, il riquadro maggiore, collocato sulla parete dell'altare, era invece dedicato a una scena di Crocifissione. La tecnica e lo stile dei dipinti hanno indotto la critica a leggervi la mano di Lorenzo Costa il Giovane, protagonista della decorazione delle stanze dell'appartamento di Guglielmo nel corso dell'ottavo decennio. La cappellina, inoltre, è forse identificabile con l'oratorio descritto nel corso di una visita pastorale del 1576. Il registro inferiore delle pareti reca una decorazione, forse a fresco, in pessimo stato conservativo, imitante marmi colorati. Sulla superficie vi sono numerosi graffiti e disegni di epoche diverse. Il foro praticato nella parte inferiore della parete est rivela una cavità forse riferibile a una canna fumaria
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267686-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0