decorazione pittorica, complesso decorativo di Bertani Giovanni Battista, Costa Lorenzo il Giovane (attribuito) (terzo quarto sec. XVI)

decorazione pittorica,

Ambiente di pianta rettangolare, controsoffittato, dotato di un accesso sul lato settentrionale e di una finestra sul lato occidentale; pavimento in cotto

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    intonaco/ pittura a secco
  • ATTRIBUZIONI Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): architetto
    Costa Lorenzo Il Giovane (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 2, 5a-/ Cappellina del duca Guglielmo
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La camera, inclusa nell'appartamento di Guglielmo Gonzaga di Corte Nuova, è collocata su un piano ammezzato ed è accessibile per mezzo di una piccola scala dallo studiolo. Un'unica finestra sulla parete occidentale illumina l'ambiente: la parte superiore di questa apertura risulta nascosta dall'attuale soffitto a travetti, poiché, come spiega Cottafavi, direttore dei lavori del cortile dei Cani tra 1930 e 1931, il volume originario (della stessa altezza della camera con camino D, 2, 6a-), fu ridotto per ricavare due camere sovrapposte. Tale intervento, collocabile verso la fine del sec. XVI, comportò l'aggiunta di due rampe alla scaletta dell'appartamento del Tasso; per dare luce ai due nuovi ambienti ricavati, la finestra preesistente fu abbassata fino al piano dell'inferiore, murandone la parte superiore, e sopra di essa fu aperta una finestra più piccola, per illuminare la stanzetta superiore: tale rimaneggiamento comportò la rottura dell'originario cornicione del lato est del cortile e la costruzione di un timpano che inquadrasse la finestra superiore. Il restauro del 1930-31 ha inteso ripristinare l'originario assetto: l'unica finestra oggi presente dà così luce sia alla camera D,2,7 sia alla sottostante cappellina D,2,5a-. Il pavimento in cotto risulta affine e coevo a quello dell'ambiente D,2,1a-, collocato nell'ala opposta del cortile. Le pareti lunghe e la parete est della camera recano riquadri dipinti a secco (olio?) su intonaco, oggi quasi totalmente illeggibili: sei su ciascuna delle pareti nord e sud, e uno, di dimensioni maggiori, al centro della parete est. I riquadri delle pareti lunghe recano traccia di figure e storie di santi, il riquadro maggiore, collocato sulla parete dell'altare, era invece dedicato a una scena di Crocifissione. La tecnica e lo stile dei dipinti hanno indotto la critica a leggervi la mano di Lorenzo Costa il Giovane, protagonista della decorazione delle stanze dell'appartamento di Guglielmo nel corso dell'ottavo decennio. La cappellina, inoltre, è forse identificabile con l'oratorio descritto nel corso di una visita pastorale del 1576. Il registro inferiore delle pareti reca una decorazione, forse a fresco, in pessimo stato conservativo, imitante marmi colorati. Sulla superficie vi sono numerosi graffiti e disegni di epoche diverse. Il foro praticato nella parte inferiore della parete est rivela una cavità forse riferibile a una canna fumaria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267686-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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