decorazioni ornamentali con elementi fitomorfi

decorazione pittorica,

Il locale conserva su 3 pareti (levante, ponente e settentrione) tracce di un complesso ornamentale piuttosto vistoso, articolato in maniera eterogenea, pur chiaramente attribuibile ad un medesimo intervento; i disegni sono infatti tracciati con una tavolozza che si mantiene nei toni dell'ocra e delle terre bruciate (i soggetti inoltre si richiamano da una parete all'altra). La stessa interpretazione iconografica degli elementi raffigurati risulta di difficile comprensione per la parzialità dei frammenti. Sulla parete orientale, a sinistra dell'accesso, è rappresentata una figura umana dal curioso copricapo vegetale, mentre sorregge tre pomi, accanto a quella che ricorda una montagna stilizzata (l'interpretazione potrebbe essere errata). Nella parete opposta, ad occidente, si ritrova una figura umana col medesimo copricapo - quasi delle corna - inquadrata da due colonne che sorreggono vasi conici da cui escono piante spinose, secche all'apparenza, che sostengono pomi apicali. Alla sinistra della scena si trova un parallelepipedo ornato che supporta con una sorta di scettro a sfere. L'ultima parete mostra un appariscente ed eccentrico complesso ornamentale: una grande specchiatura concentrica è circondata dalle stesse colonnine con vasi e arbusti del muro occidentale

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a secco
  • LOCALIZZAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' piuttosto probabile che il complesso decorativo con elementi fitomorfi, sviluppato su tre pareti dell'ambiente già carcere di Carlo Montanari e don Enrico Tazzoli, possa essere stato realizzato da un prigioniero detenuto nelle carceri dell'ultimo piano del Castello di San Giorgio; l'esecuzione potrebbe essere avvenuta utilizzando la polvere di mattone o altro materiale inerte nelle disponibilità del galeotto, con l'ausilio di leganti di fortuna. L'epoca di esecuzione risulta piuttosto problematica da determinare, anche in considerazione della non professionalità dell'esecutore; la cronologia proposta è indicativa e coincide con il periodo in cui l'ultimo piano del castello fu adibito a prigione, ovvero tra il XVII secolo (durante la reggenza di Carlo II Gonzaga-Nevers ebbe certamente tale utilizzo) e il 1866, quando Mantova passò dall'impero asburgico al dominio del Regno d'Italia. Il complesso ornamentale - in apparenza scialbato - potrebbe essere in verità precedente al 1815, quando con il rientro degli Asburgo a Mantova dopo la parentesi napoleonica, il secondo piano del castello venne trasformato in carcere politico di massima sicurezza del Regno Lombardo-Veneto e gli ambienti adibiti a prigioni vennero intonacati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267372-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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