San Sebastiano

cancellata di cappella, ca 1726 - 1750

struttura formata da due sezioni laterali a salienti, fissate alla parete d'ingresso. Ciascuna è composta da una base con motivi geometrici e cuoriformi su cui si imposta un intreccio di volute arricchite da motivi fitomorfi dorati. Al centro si apre il cancelletto scandito da dieci barre verticali, con base segnata da motivi cuoriformi affrontati e da una serie di coppie di foglie. Nella fascia centrale è ripetuto il medesimo motivo cuoriforme che campeggia al centro del profilo superiore, mosso da volute. Nella seconda cappella a sinistra il cancelletto a due battenti conserva la figura di San Sebastiano, nel cancelletto della seconda cappella a destra è presente l'ostensorio simbolo del Santissimo Sacramento, il cancelletto della terza cappella a destra reca un vaso di fiori

  • OGGETTO cancellata di cappella
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    bronzo/ doratura
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le cancellate che segnano l'ingresso alle dieci cappelle delle navate laterali e al presbiterio (per le quali si propone il riferimento orizzontale 0300185413) e le relative balaustrate in marmo (per le quali si propone il riferimento orizzontale 0300185412) appartengono alla campagna decorativa settecentesca, avviata nel 1726 dall'abate Andrea da Novellara (con la commissione della loggia della facciata, dell'organo e dei dipinti di Zimengoli) e continuata fino alla metà del secolo dall'abate Flaminio Frontorio, con la commissione dei dipinti di Bazzani e Cignaroli, l'esecuzione dell'altare maggiore e la realizzazione della cassa d'organo e della cantoria (P. Piva, 1981, p. 35, ripreso in P. Piva, 2007, p. 83; Caleffi, 2010, p. 11, p. 33). Tra i nuovi arredi che determinano il volto "alla moderna" della chiesa abbaziale, i notevoli cancelli in ferro battuto e bronzo dorato, ancora tutti conservati, si distinguono per l'esuberante decorazione di gusto pienamente settecentesco, con volute stilizzate, motivi cuoriformi e a baldacchino. E' possibile ricondurre tale gusto all'ambiente mantovano del secondo quarto del secolo XVIII, come conferma il confronto stilistico con il cancello che chiude il presbiterio della chiesa di San Maurizio di Mantova, realizzato verso il 1749 in concomitanza con l'esecuzione della relativa balaustrata (si veda G. Pastore, 1989, p. 134)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185413
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1726 - 1750

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'