porta - ad un battente, opera isolata - ambito mantovano (sec. XVIII)

porta ad un battente, 1778 - 1781

Porta a battente unico che collega il salottino giallo o saletta di Ercole al salottino Azzurro o di Apollo e Dafne. Entrambe le facciate della porta presentano quattro lunghe specchiature rettangolari su piani leggermente ribassati, due nella parte superiore e due nella parte inferiore, con bordure modanate e dorate. Le facciate sono in sintonia con l'ambiente, di un tenue color azzurro; il fondo delle specchiature, contornate anche da una bordatura di azzurro più scuro, è laccato di bianco. Sempre in stretto riferimento alle decorazioni del salottino Azzurro (e del vano di passaggio della porta), il centro di ogni specchiatura è contraddistinto da un raffinato decoro vegetale costituito da un esile stelo da cui si dipartono, simmetricamente, foglie, fiori e campanule dai diversi e brillanti colori (ocra, arancio, turchese, verde dalle diverse tonalità ecc.). Gli stipiti lignei, pure laccati di bianco, sono contornati da una doppia cornice modanata e dorata. Serratura metallica a chiave con cassetta metallica dorata e pomoli

  • OGGETTO porta ad un battente
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    legno/ pittura/ doratura/ modanatura
  • MISURE Profondità: 3.5cm
    Altezza: 3.5 cm
    Larghezza: 246cm
    : 246 cm
    : 117cm
    : 117 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come per la maggior parte delle porte appartenenti all'appartamento dell'Imperatrice, è da presumersi che anche la presente porta sia stata fabbricata attorno al 1778-1781, nel periodo cioè della ristrutturazione delle stanze della Magna Domus rivolte verso piazza Sordello e il cortile di Santa Croce, al fine di costruirvi l'appartamento dell'arciduchessa austriaca Beatrice d'Este. Pressochè tutte le porte sono conformate nel medesimo modo, secondo linee di estrema sobrietà e rigore, conformi alle tendenze classiciste imposte dall'architetto Paolo Pozzo al quale era stato affidato il generale progetto di rinnovamento dell'appartamento. Le delicate decorazioni fitomorfe del salottino, rapportate dalla Tellini Perina alle tipologie ornamentali diffuse anche grazie ad altri generi di manufatti artistico-artigianali, quali la produzione in biscuit della Meissen, furono probabilmente eseguite da ornatisti dell'ambiente accademico mantovano e legati alle più note figure di Paolo Pozzo e Felice Campi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151372
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. St. 119573
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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