preghiera sul monte degli Olivi, Flagellazione, Crocifissione, Salita al Calvario, Incoronazione di spine

tabernacolo a tempietto, 1695 - 1710
Ramus Domenico (bottega)
1643/ 1697(?)

Il tabernacolo presenta un'architettura a tempietto con tre ordini architettonici sovrapposti ed il corpo centrale molto avanzato rispetto alle ali. La base è ornata da volute, racemi e piccoli uccelli. Le colonne in tutto 18 sono disposte a gruppi di 3 e suddividono il primo ordine del tempietto in 5 parti. Ognuna di queste è occupata da una nicchia con arco a tutto sesto in cui è collocato un medaglione scolpito. Da sinistra: "preghiera sul monte degli Olivi", "Flagellazione", "Crocifissione", "Salita al Calvario", "Incoronazione di spine". A conclusione del primo ordine vi è la trabeazione, sopra si innalzano il secondo ed il terzo ordine, dove colonnine tortili suddividono lo spazio rispettivamente in 5 ed in 3 scomparti occupati da nicchie con statuette. In quelle del primo ordine troviamo da sinistra: un Santo martire con corazza, S. Giovanni Battista, l'Ecce Homo, S. Rocco, Santo guerriero. Nelle nicchie superiori sono collocati invece: S. Francesco, la Vergine ed una Santa non identificabile. Sui cornicioni dei vari ordini trovano posto altre statuette. In basso sono collocate 16 sculture di santi raggruppate in insiemi di 3; quella posta al centro di ogni gruppo è in posizione stante mentre le altre due siedono su leggere volute. CONTINUA NEL CAMPO NSC

  • OGGETTO tabernacolo a tempietto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Ramus Domenico (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Ponte di Legno (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE CONTINUAZIONE DESCRIZIONE: da sinistra si possono identificare: S. Stefano, S. Gregorio Magno, Evangelista, Battista, Santo vescovo, S. Matteo, S. Pietro, S. Girolamo, S. Giacomo, S. Paolo, S. Giovanni Evangelista, Santo vescovo, S. Filippo, Evangelista, Santo vescovo, ed infine S. Lorenzo. sul cornicione del secondo ordine siedono 11 angeli che sostengono i simboli del martirio, mentre su quello superiore sono 4 angioletti. Dietro di loro si innalza una cupoletta a bulbo. Sull'apice vi è Cristo risorto. NSC: purtroppo questo tabernacolo oggi non ci appare più nella sua veste originaria. Sono state trafugate molte statue originali, e sono state rifatte negli anni 80 da Ferrari O.: 16 satuette di santi sul cornicione, 4 statuette di santi nelle nicchie ; 11 angioletti posti sul cornicione, 3 angioletti alla base della cupola, un angioletto recupertato è stato ricollocato in loco. Non esistono documenti realtivi a questo tabernacolo. Sia il Canevali che il Vazzoli lo attribuiscono a G.B. Zotti. L'opera presenta il medesimo schema architettonico dei tabernacoli di Vione e Berzo Bemo, qui ampliato dall'introduzione del terzo ordine. Anche le decorazioni, lo stile e l'impostazione scenica dei rilievi richiamano i due tabernacoli citati. In particolare la scena della "preghiera di Cristo al Getsemani" ripete fedelmente lo schema del rilievo di Vione. In rilievi dimostrano l'intervento di più mani, così come le statuette. Tra esse le più omogenee per livello di esecuzione erano quelle collocate a coronamento del I ordine architettonico, forse attribuibili a Domenico Ramus. Si può quindi ipotizzare che il tabernacolo, ideato da Domenico Ramus verso la fine del XVII sec. e realizzato in parte dal Ramus stesso, è stato poi completato da scultori attivi nella sua bottega
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300082104
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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