San Pietro liberato dal carcere, Ospitalità di Abramo, Conversione di S. Paolo
Il paliotto, ad impostazione architettonica, ha la base decorata da rigogliose decorazioni floreali dorate, mentre in 3 parti da 4 cariatidi realizzate a tutto tondo; figure di giovani e posano su di un piedistallo a volute. Alle due estremità del paliotto sono inseriti un cherubino e un putto. Fra le sculture si aprono degli specchi con alto rilievi dalla cornice polilobata; nei due laterali sono raffigurati "Pietro liberato dal carcere" e la "conversione di S. Paolo". Nel più grande specchio centrale è rappresentata "l'ospitalità di Abramo". Le tre scene hanno sullo sfondo brani di paesaggio colorati quasi a monocromo ed in primo piano i personaggi principali, accuratamente realizzati e dipinti con belle vesti che simulano tessuti broccati. Il paliotto è concluso in alto dalla trabeazione. sopra gli specchi laterali, sono festoni con 5 cherubini per ogni lato, al centro è invece un grande festone con sette putti alati in svariate posizioni
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Ramus Domenico (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Ponte di Legno (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non esistono documenti realitivi al paliotto. Caneali e Vezzoli lo attribuiscono allo Zotti e lo daano tra la fine del sec. XVII e i primi anni del XVIII ma non forniscono spiegazioni circa questa attribuzione. dall'analisi comparata con le altre opere della valle si evidenzia che il lavoro riprende lo schema architettonico ed i motivi decorativi consueti in Valcamonica nella seconda metà del 1600; la complessità del disegno e l'esuberanza delle decorazionirende quindi possibile confermare la datazione proposta dai due autori. indubbiamente il paliotto ha legmi stilistici con la bottega di domenico Ramus, ma vi è nelle parti del lavoro una certa disegualianza che fa supporre l'intervento di più esecutori. Certe figure infatti, pur nella coesione generale dell'opera, sono state realizzate con maggior cura e raffinatezza, altre presentano un modellato più sommario. Comunque la maggior parte delle sculture snelle ed alungate, non si accosta ai modi dello Zotti, pertanto ritengo che non gli si possa attrbuire questo paliotto, i cui ignoti esecutiri sono con certezza allievi di Domenico Ramus. In seguito ad un bombardamento della I guerra mondiale che danneggiò la chiesa il paliotto fu restaurato da A. Ferrari nel 1924. Ha poi subito un intervento di ripulitura nel 1977 da parte di O. Ferrari. Quest'ultimo ha provveduto anche al rifacimento delle quattro cariatidi. Le nuove sculture sono firmate e datate sul retro
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300082103
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0