Mosè difende le figlie di Jetro al pozzo. Mosè difende le figlie di Jetro

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, post 1681 - ante 1686
Pietro Aquila (marsala 1630 - Alcamo 1692)
Marsala 1630 - Alcamo 1692

PERSONAGGI: Mosè; figlie di Jetro. FIGURE: pastori. ANIMALI: pecore. COSTRUZIONI: pozzo. OGGETTI: anfore. VEGETALI: alberi; cespugli. PAESAGGIO

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Ferri Ciro (1633/ 1689): inventore
    Pietro Aquila (marsala 1630 - Alcamo 1692): incisore
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Raccolta Stampe e Disegni, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il modello per l'incisione è da ritenersi il dipinto di Ciro Ferri Mosè difende le figlie di Jetro, parte della collezione della Banca di Roma (Fagiolo dell'Arco, 2001), opera di cui si conoscono altre due versioni dello stesso autore, una conservata presso il Museo de Arte de Sao Paulo in Brasile, e l'altra, con alcune varianti, presso la Sarah Campbell Blaffer Foundation di Houston. Come si evince dall'iscrizione, l'acquaforte è stata realizzata dall'intagliatore Pietro Aquila e stampata a Roma da Giovanni Giacomo De Rossi; presenta inoltre una dedica al cardinale Benedetto Pamphilj (1653-1730). L'incisione potrebbe datarsi tra il 1681, l’anno in cui il Pamphilij fu elevato al rango di cardinale, e il 1686, considerando la sua citazione nell'edizione di quell’anno dell'"Indice della Stamperia De' Rossi", e non in quella precedente del 1677 (Grelle Iusco, 1996). La stampa fa parte di un album denominato “Scuola romana Ferri Ciro”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408041
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso - EM.MO PRINCIPI BENEDICTO PAMFILIO S.R.E. CARDINALI / Moysem Em.mo Princeps, e Flumine prius Extractum, mox hoc in Puteo innoxias Puellas a Pastoribus uindicantem, tandem in Mari Rubro de Hostibus triumphaturum Tibi offero fluminantem. Quidni, si Columba quoque tua, / que prius Orbem ad Aquis edidit, mox ilfum in diluvio sua Olea serenauit: et Lilia quoque sunt, que Irides uocantur, Pacis Utraque Symbol, ac Tibi in Stemmate debita. Vale Obsequentis[si]mo ac Deuinct.mus Seruus. / Cyrus Ferrus - AQUILA PIETRO - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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