Le vestali. le Vestali

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, ca 1677 - ca 1686
Pietro Aquila (marsala 1630 - Alcamo 1692)
Marsala 1630 - Alcamo 1692

PERSONAGGI: Vestali. QUATTRO ELEMENTI: fuoco. FUNZIONARIO RELIGIOSO: sacerdotesse. ARCHITETTURE: Tempio di Vesta. ELEMENTI ARCHITETTONICI: colonne; ponte. SCULTURE. DECORAZIONI: ghirlande; bucrani

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Ferri Ciro (1633/ 1689): inventore
    Pietro Aquila (marsala 1630 - Alcamo 1692): incisore
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Raccolta Stampe e Disegni, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come attesta l'iscrizione, l'acquaforte è tratta da un'invenzione di Ciro Ferri, è di mano dell'intagliatore Pietro Aquila ed è stata stampata a Roma da Giovanni Giacomo De Rossi. Inoltre dall'iscrizione si evince che la stampa è dedicata, dallo stesso pittore romano, al Principe di Farnese, Augusto Chigi (1662-1744). L'identificazione dell'opera di derivazione si presenta però non così chiara. L'incisione potrebbe essere stata tratta dal dipinto di Ciro Ferri di omonimo soggetto conservato presso la Galleria Spada di Roma oppure da un disegno preparatorio ad esso correlato (se ne conserva uno al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Roma) (Vasta, 2008). Infatti i diversi studiosi che si sono occupati della vicenda hanno posizioni differenti in merito alla commissione della tela del Ferri oggi alla Galleria Spada e relativamente al luogo della sua realizzazione: alcuni ritengono che essa sia stata dipinta, tra il 1666 e il 1667, a Bergamo per Vittoria della Rovere, mentre altri pensano che essa sia stata creata per la famiglia Chigi a Roma (Lo Bianco, 1985; Vicini, 2006). Nel primo caso la derivazione incisoria potrebbe presumibilmente essere stata tratta da un disegno, considerato che la tela venne acquistata da Bernardino Spada nel 1698 e che fino a quel tempo essa si trovava nella collezione del Granduca di Toscana, quindi lontano da Roma e da Pietro Aquila, che morì ben prima dello stesso 1698. Nel caso invece l'incisione fosse stata tratta direttamente dal dipinto, pare più plausibile che lo stesso fosse stato realizzato a Roma, per i Chigi; peraltro la nostra acquaforte presenta, come si è detto, una dedica ad un membro di quella famiglia. Per quanto riguarda la datazione, l'incisione potrebbe essere stata realizzata tra il 1677 e il 1686 considerando la sua citazione nell'edizione del 1686 dell'"Indice della Stamperia De' Rossi", e non in quella della prima edizione del 1677. La stampa fa parte di un album denominato “Scuola romana Ferri Ciro”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408065
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso al centro - Ill:mo ac Excellentiss:mo Principi D: AVGVSTO CHISIO / VESTÆ Ignem inter Penates suos ab Augusto excitatum, Tuo iterum Nomine micantem aspice excellentiss: Princeps; cum enim Tua præclara indoles, florentesque in ætatis uere Virtutes iam / omnium studia, omniumque laudes promereantur, Venerabundus ego Ignem ipsum, quem æternum uocabant, hisce meis delineationibus inextinctum Tuis aris sacro, perpetuæ uenerationis meæ / uotum, et monumentum / Humillimus, et Deuinctiss. Ser. Cyrus Ferrus - AQUILA PIETRO - corsivo - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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