Bacco e Arianna sull'isola di Nasso. Bacco e Arianna sull'isola di Nasso

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, ca 1637 - ca 1640

PERSONAGGI: Bacco; Arianna. FIGURE: fauni; angeli. PAESAGGIO

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
    Giovan Battista Bolognini (bologna 1611 - 1688): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, di grande formato e composta da tre fogli, è tratta da un dipinto di Guido Reni raffigurante Bacco e Arianna sull’isola di Nasso, tela commissionata dal Cardinale Barberini per Henrietta Maria di Borbone, sposa di Carlo I d’Inghilterra; l’opera, tagliata in più parti in anni successivi alla sua esecuzione, è stata considerata perduta per lungo tempo fino alla scoperta di due suoi frammenti, uno con la figura di Arianna, ora conservato, in deposito, alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (Guarino, 2002) e l'altro raffigurante Due fauni danzanti, ora di proprietà privata londinese (Benati, 2018). La stampa in oggetto presenta quindi un valore rilevante, considerando che testimonia lo stato originale della tela al tempo della sua realizzazione da parte del pittore bolognese; della tela sono note anche una serie di copie pittoriche. L’acquaforte, di mano dell’intagliatore Giovanni Battista Bolognini, allievo del Reni, reca una dedica a Carlo II Gonzaga-Nevers (1629-1665), Duca di Mantova e Monferrato e, come riporta Francesca Candi (2016), potrebbe presumibilmente essere stata realizzata entro il 1640, ovvero prima della partenza del dipinto modello da Bologna. L’incisione qui schedata, in cattivo stato di conservazione, è tagliata in basso e non presenta l’ultima parte dell’iscrizione dedicatoria, recante la firma del Bolognini, che invece si può rilevare nell’esemplare conservato al British Museum di Londra (1874,0808.704); la nostra stampa ha altresì un’iscrizione a matita, probabilmente di epoca posteriore, indicante il nome dello stesso intagliatore. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408032
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso - All'Altezza Sereniss[i]mo di Carlo II Duca di Mantova, Monferrato, &co: / Già che all'ombra del b[...] chi che sia trovar conforto, splendor e Vita; ho giudicato che confidando ad essa l'abbandonata Arianna, verrà ad incontrar fortuna di gran lunga più lieta. Questa trasse i reggi suoi natali da Creta: ma s'avanzò di nobiltà e di fama; quando nelle miserie, ou ella cadde, più che dalle lusinghe di Bacco, dall'impareggiabil pennello del grand'Apelle, Guido Reni, i ebbe forzza d'immortalare, / fu ravv[...] correre all'ingrandimento di tanta Principessa; la consacro come in voco, a V.A.: restando certo, che maggior ad Arianna sarà la gloria, eluanto, per essere raccomandata alla Ser.ina Corona Gonzaga: che per esserle la propria Corona locata tra le stelle. E qui tra l'ombre dell'Arte, e della bassezza mia nascondendomi, tutto al Ser.mo Vostro inclito Nome m'inchino, e dono di Bologna / Di V.A. Ser.ma [...] - Bolognini Giovan Battista - corsivo -
  • STEMMI sul recto in alto al centro - GENTILIZIO - Stemma - 1 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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