Ritratto di Luigi XIII di Borbone (?)

dipinto, post 1601 - ante 1650

Il personaggio è rappresentato di lieve tre quarti, a mezzo busto, con taglio immediatamente al di sotto del punto vita. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli corti e biondi, fronte scoperta. Una gorgiera incornicia il volto. Indossa un giuppone abbottonato sol davanti, finemente ricamato. Le maniche sono di differente tessuto e ornate da fitti tagli. Al collo pende una catena dorata, ornata di pietre preziose che scende quasi sino al punto vita. Una mano è appoggiata sul fianco. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 64 cm
    Larghezza: 51 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Morosini 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In assenza di iscrizioni identificative rilevabili sul recto e sul verso della tela, nell’inventario dei beni del castello compilato a metà Novecento, Noemi Gabrielli identificò il giovane principe rappresentato sulla tela come appartenente alla dinastia sabauda, in considerazione del contesto in cui l’opera venne rinvenuta. Tuttavia, manca qualsiasi elemento di riferimento dinastico o araldico nella decorazione della pur ricca veste e anche nei gioielli indossati. Anche i caratteri somatici del volto, sebbene non si possano escludere ridipingere, non presentano continuità con i ritratti noti dei principi sabaudi tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento, epoca a cui rimanda la moda dell’abbigliamento. Potrebbe piuttosto trattarsi di un principe appartenente ad altra casata europea, dal momento che non mancano esemplari conservati in questa stessa Galleria del castello di Racconigi, Asburgo del ramo imperiale o spagnolo oppure Borbone di Francia. L’assenza del caratteristico prognatismo delle casate imperiale ed Asburgica, indurre ad ipotizzare che si tratti di un giovane principe della dinastia di Francia, forse Luigi XIII (1601-1643), fratello della duchessa di Savoia e prima Madama Reale Cristina di Francia. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399565
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5640
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5640 (giallo) - numeri arabi - a stampa - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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