Ritratto di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone

dipinto, post 1752 - ante 1760

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio al di sotto del punto vita. Il corpo è posto di lieve tre quarti, il viso frontale con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con corti boccoli, aderenti alla nuca, ornata, superiormente, da ricco diadema. Al collo un nastro di velluto con fiocco. Abito da corte con corpetto dall’ampio scollo, profilato da pizzi, che si ripetono, in più balze, anche nelle maniche, lunghe sino sotto al gomito. La pettorina è arricchita da un gioiello apposto all’altezza dl seno e profilata da pizzi. Gonna sostenuta da ampio panier in tessuto operato con motivo floreale che si sviluppa per file nel senso dell’altezza, arricchito da fasce in finto pizzo verticali eseguite in filo d’argento. Nella mani tiene un ventaglio chiuso. Sulla sinistra, in primo piano, un tavolo, ricoperto da drappo, rappresentato di scorcio sul quale è posto un vaso contenente un mazzo di fiori tra cui si riconoscono rose, anemoni, gigli. La tela è posta entro una cornice, in legno intagliato e verniciato, di formato e luce ovale. Battuta liscia. Fascia centrale rilevate e finemente intagliata con motivo a fascio di foglie di alloro trattenute, inferiormente, da un doppio nastro intrecciato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 104 cm
    Larghezza: 84.3 cm
  • ATTRIBUZIONI Duprà Domenico (attribuito): pittore
    Duprà Giuseppe (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela rappresenta Maria Antonia Ferdinanda di Borbone (Siviglia, 1729 – Moncalieri, 1785) figlia del re di Spagna Filippo V e di Elisabetta Farnese. La principessa sposò nel 1750 il principe di Piemonte, futuro Vittorio Amedeo III. Il carattere giovanile del volto e la tipologia della parrucca, con i capelli strettamente raccolti intorno alla nuca, secondo una moda diffusa alla metà del XVIII secolo, inducono a ipotizzare una datazione al sesto decennio del Settecento. Dal punto di vista stilistico, le modalità di stesura pittorica, la resa realistica della veste, raffigurata in lieve tre quarti per permettere una migliore percezione dell’ampiezza del panier, e dell’ambientazione inducono ad attribuire l’opera ai fratelli Giuseppe e Domenico Duprà che furono attivi per la corte sabauda solamente dalla metà del XVIII secolo, dopo soggiorni e attività a Roma e in Portogallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399404
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3267
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 3267 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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