dipinto, opera isolata di Duprà Domenico (attribuito), Duprà Giuseppe (attribuito) (terzo quarto sec. XVIII)
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio al di sotto del punto vita. Il corpo è rappresentato frontalmente, il viso di lieve tre quarti, con lo sguardo rivolto verso sinistra. Porta una parrucca con tre file di boccoli appena sopra le orecchie e codino fermato da nastro dietro alla nuca. Indossa camicia e jabot che si intravedono al di sotto del petto di corazza e degli spallacci, ornati da piccole protomi leonine. Al collo pende il collare dell’ordine della SS.ma Annunziata. Una fascia ornata da bande diagonali in filo dorato cinge la vita. Al di sotto si vede una parte di tessuto della marsina, in corrispondenza delle tasche, finemente ricamate in filo di seta argentato. Su una spalla poggia un mantello in velluto foderato e bordato di ermellino trapunto di ricami con croci e altri simboli araldici. Un braccio è nascosto dal mantello e l’altro si vede solo fino all’altezza del gomito. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice, in legno intagliato e verniciato, di formato e luce ovale. Battuta liscia. Fascia centrale rilevate e finemente intagliata con motivo a fascio di foglie di alloro trattenute, inferiormente, da un doppio nastro intrecciato
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 103.7 cm
Larghezza: 84.7 cm
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ATTRIBUZIONI
Duprà Domenico (attribuito): pittore
Duprà Giuseppe (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rappresenta il principe Vittorio Amedeo III, futuro sovrano di Sardegna, nato nel 1726 dal matrimonio tra Carlo Emanuele III e Polissena d’Assia. Per lungo tempo venne tenuto dal padre lontano dalla vita pubblica e dall’attività di governo. Nel 1750 sposò la principessa spagnola Maria Antonia Ferdinanda di Borbone. Dopo la salita al trono nel 1773, avviò una vasta campagna di riforme, in netta contrapposizione, specialmente nei primi anni, rispetto all’operato paterno, allontanando i ministri e funzionari di stato che ne erano stati fautori e sostituendoli con un gruppo di aristocratici a lui strettamente legati. Primo ambito di intervento fu il settore militare , ispirandosi al modello di organizzazione dell’esercito prussiano. Nell’ambito culturale promosse un rinnovamento, in direzione di un aggiornato indirizzo neoclassico, della Regia Accademia di Pittura e Scultura, riorganizzando il piano degli insegnamenti e chiamando alla direzione il pittore Laurent Pechéux (1778). L’intervento più significativo fu la istituzionalizzazione dell’Accademia delle Scienze di Torino nel 1783, trasformata da consesso intellettuale privato, a sede di ricerca e attività culturali sotto la protezione regia. Le ripetute campagne militari contro la Francia rivoluzionaria, iniziate nel 1792 si conclusero rovinosamente nel 1796 con la firma dell’armistizio di Cherasco che privava il regno sardo dei possessi di Nizza e della Savoia. Morì pochi mesi dopo. Il carattere ancora giovanile del volto, la tipologia della parrucca e i caratteri del ricamo della marsina inducono a ipotizzare una datazione al sesto decennio del Settecento, analogamente al ritratto pendenti che rappresenta la consorte. Dal punto di vista stilistico, le modalità di stesura pittorica, la resa realistica del sontuoso manto regale, della fascia e della marsina, inducono ad attribuire l’opera ai fratelli Giuseppe e Domenico Duprà che furono attivi per la corte sabauda solamente dalla metà del XVIII secolo, dopo soggiorni e attività a Roma e in Portogallo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399403
- NUMERO D'INVENTARIO R 3266
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 3266 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0