Bacco adolescente. Bacco ebbro

dipinto, 1801 - 1801

Cornice in legno dorato e intagliato con motivi a palmette

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 65.5 cm
    Larghezza: 45.6 cm
  • ATTRIBUZIONI Pécheux Lorenzo (1729/ 1821)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lorenzo Pécheux dipinge il “Bacco Adolescente” nel 1801. La firma e la data apposte dallo stesso pittore in basso a destra sulla tavola confermano questo dato. La storia successiva dell’opera, pervenuta alla Galleria Sabauda nel 1834, è stata invece ricostruita da Alessandro Baudi di Vesme e Luigi Cesare Bollea, rispettivamente nel 1899 e nel 1942, a partire dall’analisi delle “Notes sur le cours de ma vie” redatte da Lorenzo Pécheux tra il 1763 ed il 1804 (Torino, Accademia delle Scienze, Mss. 630). Pécheux scrive: “1801: Son pendant [de Vénus exerce Cupidon à tirer ses flèches contre un terme d’or], aussi sur bois, Bacchus enyvré et des amours dont un s’endort, achepté par le Roy d’Etrurie à son passage à Turin le 24 messidor, an 9. Il doit etre à Florence”. Ci informa quindi sia sul nome dell’acquirente di questo dipinto, il Granduca di Toscana e Re d’Etruria Ludovico I di Borbone, che sull’esistenza di un pendant che, ad oggi, risulta ancora disperso. Nel 1831, il “Bacco Adolescente” è offerto al principe Carlo Alberto di Savoia-Carignano, probabilmente da Carlo Ludovico di Borbone, figlio di Ludovico I. Pare importante ricordare gli stretti legami che intercorrevano in quegli anni tra le due dinastie, a tal punto che Carlo Ludovico sposa nel 1820 Maria Teresa di Savoia. Nel 1831, il dipinto è segnalato nella Camera degli Scudieri nell’Inventario con Estimo dei quadri esistenti nel palazzo di S.A.S. il Principe di Savoia Carignano Carlo Alberto, mentre nel 1834 risulta esposto alla Reale Galleria in Palazzo Madama (Corrado, 1990, p. 19). Durante gran parte dell’800, il dipinto viene a torto segnalato come un Adone. Dobbiamo a Baudi di Vesme la corretta identificazione dell’iconografia del dipinto (Baudi di Vesme, 1899, p. 120). Sylvain Lavessière ricorda l’importanza dei legami di Pécheux con la corte dei Borbone di Parma e segnala che, sebbene sia poco somigliante, esiste a Palazzo Pitti a Firenze un “Ritratto di Ludovico I di Borbone infante” attribuito a Pécheux (inv. O.d.A. 1911 n. 1152). Il “Bacco Adolescente” non sarebbe quindi la prima opera acquistata presso l'artista da questa dinastia. Nel dipinto, Bacco adolescente è rappresentato nudo e sdraiato, in un ambiente arcadico fitto di vegetazione, circondato da due amorini, uno dei quali gli offre da bere, mentre l’altro è addormentato. Nella posa di Bacco, è evidente il richiamo al Fauno Barberini, statua in cui è presente l’idea di ebrietà rappresentata anche da Pécheux. L’artista francese aveva studiato l’opera durante il suo soggiorno a Roma, come prova un disegno presentato in mostra a Torino nel 1983 (Alfonso Panzetta (a cura di), Lorenzo Pécheux (1729-1821), Torino, Galleria Baldin, maggio-giugno 1983, Torino, Daniela Piazza Editore, 1983), ma il suo interesse è comprovato anche dal fatto che Pécheux si attiva per far comprare un calco in gesso del Fauno Barberini all’Accademia Albertina. Bollea segnala uno studio di un giovane adolescente che potrebbe essere preparatorio per la figura di Bacco (Bollea, 1942, pl. 37). Franca Dalmasso ricorda invece che l’impianto e lo stile neomanieristico dell’opera devono probabilmente essere messi in rapporto con l’interesse suscitato a Torino da parte dei principi di Carignano per il dipinto di Benigne Gagneraux, “La Forza vinta da Amore” (Dalmasso in Dragone P. (a cura di), 2002, p. 105). In attesa di poter identificare il pendant del “Bacco Adolescente”, raffigurante “Venere insegna a Cupido a scagliare le freccie”, Lavessière nota che i due dipinti opponevano “l’action amoureuse à l’assoupissement de l’ébriété” (Lavessière, 2012, p. 153)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351201
  • NUMERO D'INVENTARIO 490
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2013
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Laur. Pecheux 1801 - Pécheux Lorenzo - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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