allegoria dello studio
Basamento a forma parallelepipeda, con fianchi arrotondati, sostenuto da 6 piedi a disco, posizionati a gruppi laterali di 3. Al centro del basamento, su zoccolo quadrangolare, cassa di forma parallelepipeda con parte superiore arcuata a incrociare il quadrante. Coronamento a coppa, con 2 teste d'aquila ai lati. Due statue, con il dorso appoggiato ai fianchi della cassa, siedono su un ripiano del basamento: figura femminile con libro aperto sulle ginocchia, a destra, e figura maschile con tavoletta, a sinistra.Decorazione: clessidra fiancheggiata da due trofei con dardi e lancia tra 2 ali, sul lato frontale, al centro del basamento; ai lati figura femminile sdraiata, sorreggente un mappamondo, quella di destra un foglio spiegato. Aquila ad ali spiegate e ghirlande di fiori, sui fianchi del basamento. Decoro a palmette sullo zoccolo delle basi delle statue, sul lato anteriore e sui fianchi. Figura femminile seduta di fronte a una lucerna accesa, festone di foglie sotto il quadrante. Un drappo dalla sommità della cassa ricade lateralmente sui fianchi. Motivo a ovoli e decoro fitomorfo sui 2 anelli circondanti il quadrante.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti, indicati in cifre arabe ai quarti [continua in note]
- OGGETTO orologio da mensola
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura/ patinatura
METALLO
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
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ATTRIBUZIONI
Duboc Il Giovane (attivo 1800-1820): cassaio
Martina Charles (notizie 1814-1835): fornitore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare viene acquistato nel luglio 1815 per la "camera da letto di S.M. la Regina" del Castello di Moncalieri dall'orologiaio di S.M. Charles Martina, nell'ambito di una fornitura di ben 11 orologi ed è facilmente identificabile nel "pendulo grande [...] con due figure al fianco in bronzo antico rappresentanti le Scienze, piedistallo di marmo di porfido guernito in bronzo dorato, disopra un lume egiziano con due teste d'aquila che portano due fiamme per caduna testa, custodia di cristallo, piedistallo in bosco", pagato L. 2.200 (cfr. ASTO, Sezioni Riunite, Fondo Real Casa, Casa di S.M., Registri Recapiti, 1815, IV, vol. 6, p. 1378). Documentato nel Castello di Moncalieri dagli inventari del 1860, 1879-1800 (nn. 497 e 2990, nella Galleria dei Gobelins) e 1909 (n. 672, camera da letto della principessa Maria Letizia di Savoia-Napoleone), perviene poi a Palazzo Chiablese dove è registrato nel 1961. Le due statue, simboleggianti lo studio, derivano da un modello realizzato nel 1780 da L. S. Boizot (1745-1809) che ebbe grande fortuna negli anni successivi, come documenta J. Ramon Colon de Carvajal, Catalogo de relojes del Patrimonio Nacional, Madrid 1987, nn. 45, 47, 75 (cfr. A. Paolino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 34, p. 166). La forchetta a invito è particolarmente precoce per l'epoca, a meno che non si tratti di un rifacimento di alcuni decenni più tardo. Di Duboc, detto il Giovane, per distinguerlo da un più anziano familiare, probabilmente il fratello, si sa soltanto che fu attivo da 1800 al 1817 (cfr. G. Brusa, in Ibid.).L'iscrizione a stampa "201" è in colore nero
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216173
- NUMERO D'INVENTARIO 201
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sul lato posteriore della cassa - 672 - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0