trofeo di armi

orologio da mensola, ca 1820 - ca 1820

Basamento mobile ovale su 4 piedini, su cui poggia altro basamento ottagonale irregolare con decorazione a serti fogliacei e al centro una fontana su cui posano 2 farfalle, su 4 piedini circolari; cassa a forma di scudo. A coronamento una viola e lettera incisa "A", a rilievo. Quadrante circondato da un serto con imperlinature a nastro. Sotto di esso "Moi" inciso a rilievo; 2 faretre che incrociano un arco e una freccia, che trafigge una corona di mirto. due fori di carica.Montaggio: basamento mobile; campana; 4 piedini e parti decorative in bronzo dorato avvitate.Quadrante in smalto bianco su metallo, con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Lancette a occhio. Lunetta con decorazione a cordone.Movimento tipo Parigi, diametro 88 mm. Scappamento ad ancora piccola Pendolo con lente decorativa in forma di farfalla. Sospensione a filo regolabile attraverso la lunetta. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    legno/ intaglio/ doratura
    VETRO
    PIOMBO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI Martina Charles (notizie 1814-1835): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio è collocato da Angela Griseri negli anni del primo Romanticismo. La studiosa sottolinea l'appartenza dell'esemplare alla tipologia di oggetti richiesti per i "boudoirs" degli appartamenti e delle ville piemontesi. Alcuni elementi della simbologia, all'apparenza semplice ma in realtà assemblata con una ricercatezza che ben rientra nell'eleganza dello stile Carlo X, fanno propendere la Griseri per una committenza femminile (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 42, p. 180).Della famiglia Martina si conosce un Piero, attivo dal 1791 al 1798 e il Carlo (o Charles) che compare in questo pezzo, attivo dal 1814 al 1835 come fornitore; del costruttore del movimento distinto dalle lettere "MN" purtroppo nulla si sa (cfr. G. Brusa , in Ibid.).Si tratta di uno dei pochi esemplari di Palazzo Reale ancora provvisti della campana protettiva
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216066
  • NUMERO D'INVENTARIO 6829 rosso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - C.les Martina O. du Roy/ à Turin - corsivo - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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