ritratto di Marco Giunio Bruto

orologio da mensola, 1830 - 1840

Base a parallelepipedo, con modanatura di raccordo al parallelepipedo minore; forma piramidale chiusa dalla figura maschile su poltrona. Piedini a zampa leonina con fogliame; ghiera con fregio a can corrente affrontato e, ai lati, girali confluenti in una foglia, davanti alla base; elmo con alto cimiero e stessi motivi, sulla base; daga e fascio, sopra la base; sgabello coperto con modellatura a tessuto, sopra la base.Bruto che regge un cartiglio nella mano sinistra, modanatura a can corrente e a fogliame (due livelli), sopra la base; ampli girali che confluisco in zampa leonina, incorniciata da fregio baccellato e a can corrente, con analogo motivo in alto, nella poltrona del guerriero.Montaggio: 4 lunghe viti, con bulloni, collegano la base alla parte superiore; poltrona legata alla base per mezzo di 6 viti e bulloni.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e cerchio schematico per i minuti. Lancette brunite, a occhio. Lunetta decorativa entro cornice facente parte della cassa.Movimento: tipo Parigi, diametro 88 mm. Scappamento ad ancora larga. Pendolo con asta d'acciaio e lente massiccia in ottone. Sospensione a filo regolabile da tergo. Forchetta con una punta a invito e l'altra a gancio. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    METALLO
  • MISURE Profondità: 22.3 cm
    Altezza: 74.6 cm
    Larghezza: 54.2 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Musy Père & Fils (1706/ 1870 Ca): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare, a detta di Paolo San Martino, potrebbe identificarsi, assieme all'orologio con Clio, con uno dei "2 grandi penduli" ordinati a Musy e pagati il 5 febbraio 1840 (cfr. ASTO, Sezioni Riunite, Registri Mandati Spese diverse, 1841, rub., vol. 69, f. 47), rientrando così in una datazione intorno al 1839 (cfr. P. San Martino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 63, p. 215).Le iniziali FC sulla platina posteriore indicano quasi certamente il costruttore del movimento, non identificato; l'unica ipotesi al momento non scartabile è che possa essere il Fidèle Cochon, autore di altri tre orologi della raccolta sabauda, tutti firmati però per esteso; il movimento è comunque pressoché coevo alla cassa e datato da Giuseppe Brusa al quarto decennio del secolo (cfr. G. Brusa, in ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216103
  • NUMERO D'INVENTARIO 6842
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - Musy Père et Fils/ h.rs du Roy/ A TURIN - corsivo - a timbro - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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