motivi decorativi a volute

orologio da mensola, ca 1750 - ca 1760

Cassa sagomata. A coronamento pennacchio fogliaceo; decorazione con volute e motivi fogliacei lamellari; sulla parte della cassa in legno, fiori dipinti commessi in paste vitree e madreperla, anche all'interno della cassa. Volute riprese nei 4 piedini aggettanti. due fori di carica.Montaggio: parti decorative in bronzo avvitate.Quadrante di ottone sbalzato e dorato del tipo a 25 placche di smalto bianco, 12 a profilo elaborato con ore in numeri romani in nero e 12, più piccole e periferiche con i minuti distinti di cinque in cinque in cifre arabe. Lancette di acciaio brunito con elaborata decorazione a traforo.Movimento a platine rettangolari, larghezza 139 mm x altezza 124 mm, con pilastrini a colonna, con base a capitello. Scappamento a verga. Pendolo tipico con regolazione a vite posta sotto la lente d'ottone. Sospensione a filo. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Suoneria di ore e mezze con partitora. Campanello nella parte alta della cassa

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    tartaruga/ intarsio
    CRISTALLO
  • MISURE Profondità: 16 cm
    Altezza: 97 cm
    Larghezza: 48.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Chastel E Lianna (attivi Sec. Xviii): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio nel 1880 si trovava nel palazzo del duca d'Aosta in via Maria Vittoria 12, tuttavia la provenienza originaria potrebbe essere Palazzo Reale, poiché nel 1867, in occasione del matrimonio con Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, Amedeo d'Aosta avevo scelto oggetti che dovevano confermare la sua immagine dinastica e ben figurare nell'arredo della nuova residenza (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 4, p. 107). L'inventario del 1908 lo colloca in Palazzo Reale, nella sala del caffè.La datazione proposta da Angela Griseri al 1750-1760 è confermata dall'attività degli orologiai Chastel e Lianna, presenti nella firma del quadrante, che in questo caso riflettono le scelte decorative proposte da Benedetto Alfieri nei reali palazzi (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 10, p. 116). I confronti proposti dalla studiosa sono con l'area francese e tedesca (cfr. R. Müre e H. M. Vogel, Alte Uhren Ein handbuch europäischer Tischuhren Wanduhren und Bodenstanduhren, Lipsia 1986, , fig. 372, e Sotheby's, Watches, Clocks and Table Clocks, catalogo dell'asta (Amsterdam, 2 aprile), 1981, fig. 59).Il movimento, pressoché coevo alla cassa, è datato da G. Brusa al 1760 circa (cfr. G. Brusa, in Orologi [...], scheda 10, p. 116)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216073
  • NUMERO D'INVENTARIO D.C. 1267
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - CHASTEL ET LIANNA / A TURIN - numeri arabi - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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