motivi decorativi a volute e fiori

orologio da mensola, ca 1850 - ca 1850

A coronamento pennacchio fogliaceo, da cui si dipartono lateralmente 2 ghirlande fiorite. Fiori e volute neo-rocaille modellano la base. Cassa traforata anteriormente e ai lati per il suono. L'orologio poggia su un basamento con volute, terminanti nei 4 piedini. Cassa cesellata e incisa posteriormente; due fori di carica.Montaggio: basamento mobile, parti decorative in bronzo dorato avvitate.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in blu e minuti di cinque in cinque in cifre arabe in nero. Lancette traforate e dorate. Lunetta di bronzo a fascio di giunchi avvolti da foglie.Movimento: tipo Parigi, diametro 190 mm. Scappamento di Brocot con ruota a denti di lupo e ancora con palette semicilindriche sporgenti. Pendolo con doppio gancio e lente massiccia su slitta, regolabile a vite. Sospensione a molla del tipo "Brocot Breveté" con ulteriore regolazione attraverso il quadrante. Suoneria a rastrello posto tra la platina anteriore e il quadrante

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    METALLO
  • MISURE Profondità: 28 cm
    Altezza: 80 cm
    Larghezza: 51 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
  • ATTRIBUZIONI S. Marti & C.ie (attivo Dal 1840 Ca): orologiaio
    Musy Père & Fils (1706/ 1870 Ca): orologiaio, fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare si colloca nell'ambito del revival settecentesco che, dal 1850, aveva interessato la corte torinese. Angela Griseri, ipotizzando una datazione al 1850-1860, propone confronti con pendole eseguite a partire dal 1820 che riprendono il gusto della metà del XVIII, accentuando con una fattura più corsiva una decorazione in origine al massimo raffinata: cita in particolare due esemplari presentati in asta Sotheby's, rispettivamente nel 1987, fig. 65 e 1975, fig. 91 (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 91, p. 262).Risultano associati all'esemplare due candelieri con putti che sono però registrati solo dall'inventario del 1966 (cfr. 0100216284); non è quindi possibile stabilire se l'associazione tra candelieri e orologio sia recente o risalente agli anni d'esecuzione.Giuseppe Brusa specifica che la presenza di due regolazioni della lunghezza del pendolo è determinata dalla difficoltà di raggiungere la lente quando l'orologio è in posizione normale. Lo stesso studioso cita come ante quem per la meccanica il 1852, anno in cui la casa S. Marti ricevette una medaglia d'oro e cambiò il punzone. Si tratta di uno dei pochi esempi in cui la firma di Musy è presente anche sul movimento, segno probabile di un loro intervento sulla meccanica (cfr. G. Brusa, in Ibid., scheda 91, pp. 262-263).L'iscrizione con la firma di Musy è incisa in colore nero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216055
  • NUMERO D'INVENTARIO 702 rosso
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - MUSY PÉRE ET FILS/ Horlogers e Joailliers/ DU ROI/ TURIN - corsivo altobasso - a incisione - francese
  • STEMMI sulla platina posteriore - Marchio - Musy Père & Fils - incisione in nero a lettere capitali: "MUSY & FILS A TURIN"
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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