FESTONI CON FIORI

ZOCCOLO, 1875 - 1899

Lo zoccolo riveste le pareti dell'ambiente articolandosi in specchiature dipinte, di larghezza variabile, raffiguranti festoni di fiori. Agli angoli vi sono colonnine lignee intagliate con decori vegetali. Sulla parete ovest lo zoccolo prosegue anche nella parte inferiore del tramezzo che divide dall'attiguo bagno, con vetrate lavorate in alto, e nella porta. Alcune parti sono realizzate su tavola ed altre su compensato

  • OGGETTO ZOCCOLO
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
    tavola/ pittura a olio
    compensato/ pittura a olio
    legno/ doratura
    legno, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un saggio effettuato su un pilastro del lato sinistro del sottofinestra rivela che sotto la superficie pittorica attualmente visibile, di colore violetto, si trova uno strato sottostante dipinto con mazzi di fiori policromi simile allo zoccolo dell'adiacente camera da letto della duchessa Isabella, un tempo galleria. Sul lato nord si conserva una porta a due battenti, ognuno diviso in cinque specchiature dipinte a fiori, mentre la porta sulla parete sud è andata dispersa.||L'apparato decorativo dell'ambiente, nel testimoniale di Stato denominato Gabinetto di Toeletta, mostra una complessa stratificazione a partire dalla prima fase di realizzazione, attraverso le successive trasformazioni ottocentesche insieme ai locali adiacenti, fino ai restauri successivi ai bombardamenti subiti da quest'ala del Palazzo nel 1943. L'attigua camera da letto risulta in uso alla Duchessa Isabella di Baviera (1863-1924), moglie dal 1883 di Tommaso (1854-1931), duca di Genova, figlio di Ferdinando ed Elisabetta di Sassonia. La decorazione pittorica più antica è da riferire, in analogia con lo zoccolo della camera da letto, a Michele Antonio Rapous (Torino 1733 - ivi 1819), documentato da cinque pagamenti per aver dipinto "ornati a fiori", "a fiori e frutti", "ghirlande, cascate" su sovrapporte, paracamini e pannelli allestiti nella galleria, nella cappella e nel gabinetto attigui negli anni 1766-67 (cfr. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo", Torino 1968, v. III pp. 895-896). Il pittore è noto per una vasta produzione di opere decorative commissionate dalla Casa Savoia e dal Duca del Chiablese, prevalentemente di soggetto floreale, in parte derivate da Anna Caterina Gili, e nature morte con sfondi di paesaggi e architetture (cfr. L. Mallè, "Stupinigi. Un capolavoro del Settecento europeo tra barocchetto e classicismo", Torino 1968, pp. 485-486). Nella Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte si conserva una documentazione fotografica storica che ritrae le due sovrapporte con fiori un tempo presenti nella galleria e gli ambienti distrutti durante la seconda guerra mondiale (neg. 3214 n. 2491 databile a prima del 1942; neg. 3253 n. 2532 anteriore al 1942; neg. 6544 n. 2943 anteriore al 1948; neg. 3256 n. 2533 ante 1942). La doppia datazione proposta si riferisce sia all'epoca di realizzazione delle pitture originarie sia alla ridipintura tardo-ottocentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211299
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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