TAVOLINO DA GIOCO, opera isolata di Maggiolini Giuseppe (bottega) (primo quarto sec. XIX)

TAVOLINO DA GIOCO 1800 - 1824

Il tavolino da gioco con piano apribile reca una ricca decorazione ad intarsio nella parte esterna e interna. Il piano aperto raffigura un riquadro centrale romboidale con quattro vele angolari ornate da decori vegetali e da chiuso presenta uno spazio geometrico mistilineo con tondo al centro ornato da motivi fogliacei. La fascia sottopiano è ripartita in semplici quadrature geometriche e le gambe sono ad obelisco rovesciato

  • OGGETTO TAVOLINO DA GIOCO
  • MATERIA E TECNICA legno/ impiallacciatura
    legno, intaglio
    legno/ intarsio
  • MISURE Profondità: 79.5 cm
    Altezza: 75 cm
  • ATTRIBUZIONI Maggiolini, Giuseppe (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Al momento non sono del tutto ricostruibili le vicende storiche del tavolo da gioco, che ha come provenienza originaria il Palazzo Reale di Milano. Il patrimonio di arredi della residenza milanese subì gravi perdite e dispersioni per gli eventi bellici della seconda guerra mondiale e un certo numero di pezzi giunse in Piemonte, nelle sedi delle Soprintendenze. Si ritiene probabile che vi siano stati vari passaggi intermedi tra Milano e la collocazione attuale.||Il tavolino per caratteristiche stilistiche, tecniche e morfologiche sembra riconducibile all'attività della bottega di Giuseppe Maggiolini, nato a Parabiago presso Milano il 13 novembre 1738 e defunto ivi il 16 novembre 1814. L'ebanista, dopo un periodo di apprendimento presso il falegname Galati, fu in un primo tempo al servizio di committenti genovesi e milanesi ed in seguito della corte arciducale di Milano. Partecipò al riallestimento della residenza milanese insieme a Andrea Appiani, Giuliano Traballesi, Giocondo Albertolli e Giuseppe Levati, autori di molti disegni preparatori di ornati eseguiti dalla bottega, passata poi al figlio Carlo Francesco che continuò a lavorarvi fino al 1834, anno di morte, e poi ereditata da Cherubino Mezzanzanica. La bottega lavorò moltissimo per le residenze lombarde ed emiliane, che contavano un gran numero di tavolini simili in seguito andati dispersi in varie sedi. ||Il tavolino risale probabilmente alla fase di arredo del Palazzo milanese di epoca Impero o Restaurazione, come sembrano suggerire i confronti con tavoli simili delle residenze medicee pubblicati da Enrico Colle con datazione agli anni 1808, 1811 e 1820 (cfr. E. Colle, "Il mobile impero in Italia", Milano 1998, p. 112 n. 26; p. 122 n. 31; p. 402 69c). Giuseppe Beretti, nella monografia su Maggiolini, riferisce che "gli uffici della Sovrintendenza ai beni ambientali ed architettonici della Lombardia, che ha sede in Palazzo Reale a Milano", conserva uno "straordinario numero di tavoli da gioco, sicuramente usciti dalla bottega di Giuseppe Maggiolini", databili tra inizio Ottocento e 1814, confrontabili con quello in esame (cfr. G. Beretti, "Giuseppe Maggiolini. L'Officina del Neoclassicismo", Milano 1994, pp. 194-197 tav. XXXIII). Il motivo decorativo presente agli angoli del piano aperto in particolare è molto simile ad uno riprodotto nella tavola XXXIII della monografia. Sul tema della circolazione di questi arredi Alvar Gonzalez Palacios ritiene probabile che un tavolino da gioco della bottega di Maggiolini conservato al Quirinale, commissionato per una delle residenze della corte a Milano, sia poi passato "sotto gli austriaci, al Palazzo di Modena, città anch'essa sotto il comando di un Arciduca dopo l'Impero napoleonico" (cfr. Alvar Gonzalez-Palacios, "Il patrimonio artistico del Quirinale. I mobili italiani", Milano 1997, p. 89 n. 31). Una sorte analoga potrebbe essere toccata anche al tavolino in esame, che riporta vari marchi, tra cui quelli con le lettere "MR" e "RC", riferibili a campagne inventariali non riconosciute di residenze emiliane o lombarde (cfr. E. Colle, a cura di, "Gli inventari delle Corti. Le guardarobe reali in Italia dal 16° al 20° secolo", Firenze 2004, pp. 196; 251)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211179
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI sotto il piano - 8410 - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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