ritratti di Martino Borrione e di Annibale Barbera

lapide commemorativa, 1916 - 1916

Entro una lastra di formato rettangolare in marmo verde venato sono collocate, nella metà superiore, due formelle bronzee quadrate. All'interno di ciascuna di esse entro tondo è rappresentato un personaggio maschiele a mezzo busto. In quella a sinistra, con il busto frontale, e il viso rivolto verso destra, Martino Borrione. Porta i capelli corti, lievemente stempiati, lunghi baffi; indossa camicia; cravatta e giacca. In quella a destra, Annibale Barbera, rappresentato frontalmente. Porta i capelli corti con la fronte scoperta e corti baffi. Indossa camicia, giacca, cravatta. Iscrizione incisa nel marmo su due righe al di sopra dei ritratti e su sei righe al di sotto. La targa è affissa al muro a mezzo di perni metallici

  • OGGETTO lapide commemorativa
  • MATERIA E TECNICA marmo verde delle Alpi/ incisione
    bronzo/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Catella Fratelli Ditta (notizie Metà Sec. Xx): marmorari
    Buzzi Reschini Giacomo (1881/ 1962): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Istituto Tecnico Industriale "A. Avogadro"
  • INDIRIZZO via Gaudenzio Ferrari, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In assenza di ulteriori riscontri documentari è ipotizzabile che la targa, commemorativa di due ex-allievi dell'istituto, periti durante la prima guerra mondiale, sia stata realizzata nel primo dopoguerra. L'opera venne affidata allo scultore di origine lombarda Giacomo Buzzi Reschini (Viggiù/VA, 1881-Torino, 1962), trasferitosi a Torino sin dal 1897 ed affermatosi nel panorama figurativo non solo piemontese a partire dalla grande Esposizione Internazionale di Torino del 1911, realizzando gruppi e rilievi plastici per alcuni padiglioni. A partire dal 1919 fu largamente impegnato in commissioni pubbliche per monumenti ai caduti, come nel caso in esame, benché una soluzione simile a quella proposta per i due ex allievi dell'Istituto di via Gaudenzio Ferrari, pur con accenni di gusto Liberty, si ritrovi in una targa con due ritratti di profilo dal titolo "I miei più cari" presentata alla Promotrice di Belle Arti del 1909. Impegnato ripetutamente anche per statuaria cimiteriale, non esenti da influssi bistolfiani e per opere di soggetto sacro, nel corso degli anni trenta si risolse ad un stile più sobrio e monumentale a cui potrebbero ascriversi anche i sintetici ritratti in esame. Per un profilo biografico dell'artista, G. Negri, Giacomo Buzzi Reschini Scultore, Torino, 1961, pp. 5-79; A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 1994, v. I, p. 66; A. Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 2003, v. I, p. 114
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210691
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso/ a destra, in oro - F.lli Catella - Catella - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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