Sant'Agostino calpesta gli eretici

disegno, 1590 - 1599

Disegno a carboncino e gesso; il cartone si compone di dodici fogli uniti per sovrapposizione dei bordi. Vi è raffigurato Sant'Agostino ritto in piedi su due eretici stesi a terra; il santo regge il pastorale con la mano destra, mentre con la sinistra prende un libro da un bacile che gli porge un angelo a sinistra; sulla destra si intuiscono architetture

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ gessetto
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Giuseppe Il Giovane (bottega)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
    Giovenone Raffaele
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 12 agosto 1833, insieme ad altri 5 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 56, visibile stampato ad inchiostro in basso a destra (Bollea L. C., 1932, p.493). L'attribuzione a Gaudenzio era ripresa da N. Gabrielli (1933, pp. 156, 198), mentra A. Griseri (1956, p. 85) lo accostava alla tela di analogo soggetto in San Sebastiano a Biella, una delle ante d'organo dipinte da Raffaele Giovenone nel 1579. Giovanni Romano (in Romano G., 1982, pp. 246-247) ha individuato l'opera da mettere in relazione col nostro cartone: si tratta di una delle due facciate dello stendardo nella Parrocchiale di San Germano di Casale, opera tradizionalmente attribuita a Giorgio Alberini (Negri F., 1895, p. 7; Gabrielli N., 1935, p. 71; Brizio A. M., 1942, p. 129; Moccagatta V., 1962-63, p. 63), legato alla famiglia Giovenone in quanto sposo di Barbara, figlia di Amedeo Giovenone (Romano G., 1964, p. 77, n. 3; Romano G., 1970, p. 66, n. 2). Lo studioso evidenzia la superiore qualità stilistica del cartone, probabilmente uscito dalla bottega di Giuseppe Giovenone il Giovane "in una data non posteriore all'ultimo decennio del secolo, sotto il diretto controllo del maestro". Lungo i margini superiore e inferiore sono visibili alterazioni cromatiche lasciate da una cornice settecentesca: il cartone fu verosimilmente utilizzato come sovraporta nel sec. XVIII (Mazzini F., in Romano G., 1982, p. 54)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209721
  • NUMERO D'INVENTARIO 356
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a destra - 56 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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