adorazione dei pastori

disegno, ca 1585 - ca 1585

Il disegno è appena abbozzato a matita e carboncino con minimo uso di sfumino; il cartone si compone di nove fogli uniti per sovrapposizione dei bordi, rinforzati in alto da una strisca di supporto composta da frammenti di carta. Non vi sono tracce di ripassatura a coltello o di traforatura per lo spolvero, ma di quadrettatura per il riporto. Il cartone raffigura al centro il Bambino (nella culla sdraiato su un lenzuolo) adorato da un angelo, dalla Madonna, a sinistra, da san Giuseppe, a destra, e da due pastori, in secondo piano a destra e a sinistra. Al centro si scorgono un altro angelo in adorazione, il bue e l'asinello

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ carboncino
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Giuseppe Il Giovane (bottega)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sanzio Raffaello, scuola
    Gaudenzio Ferrari
    Scuola Genovese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato alla scuola di Raffaello col numero d'inventario 3, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.491). In seguito è stato assegnato a Gaudenzio Ferrari (Halsey E., 1904, p. 123) e, nell'inventario del 1933 (N. Gabrielli, 1933, p. 196), ad un anonimo maestro della scuola genovese. Paola Astrua (in Romano G., 1982, pp. 242-243) rileva le affinità stilistiche che lo legano al cartone n. 354 dell'Accademia Albertina, raffigurante la Madonna col Bambino e santi (NCTN: 00209718), accostandoli entrambi ad opere della bottega di Giuseppe Giovenone il Giovane intorno alla metà del nono decennio. L'influenza esercitata dalla maniera centro italiana sul nostro cartone è all'origine dell'ottocentesca attribuzione ad Andrea del Sarto. L'attribuzione a Giuseppe il Giovane si basa sui riscontri iconografici con la tavola con la Natività della Parrocchiale di Moncrivello, eseguita dal pittore intorno alla metà del settimo decennio, sebbene la Astrua sottolinei opportunamente come il nostro cartone non costituisca la fase progettuale di tale dipinto, parzialmente documentata dal cartone n. 325 dell'Accademia Albertina (santi Eusebio e Giuseppe con donatore; NCTN: 00209710), bensì una tarda ripresa della bottega avvenuta, come si diceva, probabilmente intorno alla metà del nono decennio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209719
  • NUMERO D'INVENTARIO 303
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 3 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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