sedia, serie - produzione piemontese (primo quarto sec. XIX)

sedia 1815 - 1824

Schienale rettangolare imbottito terminante con cornice leggermente sporgente. Fascia liscia; seduta imbottita; gambe liscie lievemente affusolate verso il piede, diritte quelle anteriori, le posteriori a sciabola. Rivestimento in velluto tagliato ad un corpo di colore verde salvia profilato, nella spalliera, da gallone in filo di cotone arancione, fissato, agli angoli, da borchie metalliche circolari dorate

  • OGGETTO sedia
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone
    cotone/ velluto
    legno/ intaglio/ verniciatura
    METALLO
    seta/ velluto liscio o tagliato
  • MISURE Profondità: 48
    Altezza: 89.5
    Larghezza: 42.5
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pur non essendo stato possibile riscontrare la presenza delle due sedie negli inventari patrimoniali della Basilica, dal momento che un esemplare, negli interventi di restauro, ne è stato privato e l'altro presenta etichette non confermate dalla voce inventariale di pertinenza, gli esemplari in esame, facenti parte dei mobili di "Dotazione della Corona", appaiono affini, ad un gruppo di sei, collocate al primo piano nella Foresteria n. 60 nel 1910, e ad un insieme di cinque documentate, alla stessa data, nel salotto del Prefetto. Nell'inventario del 1965, invece, sono state rintracciate solo le sei già collocate nel salotto. Non si sono conservati i rivestimenti originali in "seta color verde operata a fiori bianchi" del primo gruppo, né quello in damasco giallo del secondo insieme. La foggia, geometrizzante ed elegante, ed il colore chiaro del legno permettono di collocare la serie nella produzione intorno agli anni venti del secolo, nell'ambito del cosiddetto "stile restaurazione" (Wanennes G., Mobili d'Italia. L'Ottocento, Milano, 1987, p. 130; Boidi Sassone A., Cozzi E., Griffo M., Pote A., Sciolla G. C. (a cura di), Il Mobile dell'Ottocento, Novara, 1997, p. 26; Cera M.- Melegati L., Il mobile italiano dell'Ottocento, Vicenza 1997, pp. 24-25). Il modello era ancora in uso oltre la metà del secolo, data la sua funzionalità e versatilità, come testimonia un'incisione di Guido Gonin rafigurante lo studio di Camillo Cavour nel palazzo torinese (Brosio V., Ambienti italiani dell'Ottocento, Milano, 1963, p. 17)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208681-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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