Madonna con Bambino, Sant'Anna, San Giuseppe e un angelo

dipinto 1801 - 1801

Il dipinto, entro cornice in legno intagliato e dorato con battuta decorata da foglie lanceolate, raffigura una Sacra Famiglia con Sant'Anna. La Madonna siede sulla sinistra col Bambino addormentato in braccio, Sant'Anna è inginocchiata sulla destra con accanto San Giuseppe in piedi. Alle spalle del gruppo un angelo regge un tendone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 60.5
    Larghezza: 44.5
  • ATTRIBUZIONI Concioli Antonio (1736 Ca./ 1820)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato da Bertolotti nella sua descrizione del Castello: "Passai nella Camera in fondo del teatro, ove fermai la mia attenzione, fra una quindicina di tele, alle seguenti: ... Una Sacra Famiglia del Sassoferrato, artista antico assai bravo, specialmente per la limpidezza del colorito in cui supera il Dolci, come osserva Roberto D'Azeglio. Gli altri quadri sono di Bargellini, di Virginio, da Montobio, di Fino Giovanni, di Mensi, di Concioli cav. Antonio e di ignoti pittori" (Cfr. A. Bertolotti, "Passeggiate nel Canavese", Ivrea tomo III 1869, pp. 34-35). La collocazione attuale è documentata a partire dal 1927, precedentemente si trovava al piano nobile. Negli inventari e nel cartiglio appeso alla cornice ricorre l'attribuzione a Giovan Battista Salvi detto "Sassoferrato" (Sassoferrato 1609 - Roma 1685) ma nel catalogo della mostra dedicata al maestro non si è trovata un'opera analoga a questa (cfr. "Sassoferrato", catalogo della mostra, Sassoferrato (Ancona) 1990). L'autore della tela è Antonio Concioli (Pergola nei pressi di Gubbio 1736 - Roma 28 novembre 1820), artista di formazione bolognese poi traferito a Roma. Qui divenne amico ed allievo di Pompeo Batoni, nel 1781 entrò nell'Accademia di San Luca ed ebbe incarichi e commissioni importanti, in parte grazie alla nobiltà di nascita, tra cui la nomina a direttore della raccolta degli arazzi vaticani. Nella fase matura il suo stile evolve verso il neoclassicismo. Nell'elenco delle opere attribuitegli dalla bibliografia, molte di soggetto sacro, non compare il dipinto in esame. Per confronti si rimanda ad un ciclo di nove tele raffiguranti scene della vita di Cristo, provenienti dalla villa Grazioli di Castelporziano, attualmente conservate al Quirinale (cfr. cfr. A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1962 (III ed. ), v. I p. 477; in "Dizionario biografico degli Italiani", Roma vol. 27 1982 pp. 734-736 di Casale V.; voce biografica di F. Rangoni in G. Briganti, "La pittura in Italia. Il Settecento", Milano 1989, pp. 676-677; G. Briganti- L. Laureati - L. Trezzani, "Il patrimonio artistico del Quirinale. Pittura antica. La Quadreria", Roma 1993, pp. 116-119 nn. 90-98)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208367
  • NUMERO D'INVENTARIO 2990
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI cornice, lato destro - 118 su etichetta in carta quadrata - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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