miracolo del Corpus Domini di Torino
La scena è ambientata in un contesto cittadino; al centro, con il calice alzato è il vescovo (Ludovico Romagnano) che tende lo sguardo all'ostia consacrata che sta fluttuando in cielo in un alone di luce bianca. Il primo piano è affollato di popolani e uomini del clero ritratti in atteggiamenti eloquenti: chi si prostra davanti al miracolo, chi volge gli occhi al cielo, chi gesticola per dichiarare il proprio stupore. Dai balconi circostanti si sporgono personaggi dall'abbigliamento raffinato; uno di essi sta immortalando la scena su un grande foglio appoggiato su un drappo rosso. I colori sono freddi, ma estremamente ricchi e dalle tonalità cangianti nella parte bassa della composizione (in particolare negli abiti dei popolani sulla destra: blu, arancio e verdone);si fanno via via più tenui nella parte alta, interamente illuminata dal bagliore dell'ostia. Semplice cornice modanata in legno dorato. Telaio nuovo, rintelato di recente
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 133.5 cm
Larghezza: 74 cm
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ATTRIBUZIONI
Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un bozzetto già citato dalla Gabrielli (1972) con la data 1753; la data lascia presumere che venne realizzato in occasione del terzo centenario del Miracolo del Corpus Domini, per il quale la chiesa venne arricchita di marmi, stucchi e dorature ad opera di Benedetto Alfieri. Non è stato possibile rintracciare l'opera finita che ne derivò, ma è ipotizzabile che dovesse preparare la tela di Beaumont destinata a sostituire quella di B. Caravoglia, situata ancor oggi sull'altare della chiesa del Corpus Domini (Sincero - Tibone, 1997).Sul retro del telaio non sono visibili numeri di inventario: probabilmente sono stati asportati da una restauro recente. Esiste un'incisione dell'opera disegnata dal Beaumont e realizzata da Bonaventura Hoeltzel pubblicata nel repertorio della Peyrot (A. Peyrot, Torino nei secoli, Torino 1965, vol. 1, p. 269); l'incisione è citata anche dal Vesme (1963-82): "A Grugliasco presso la famiglia Revelli, discendente da Vittoria figlia del Beaumont, parecchi quadri fra cui [...] Il miracolo del SS. Sacramento che fu inciso da Bonaventura Hoeltzer nel 1753". A quanto risulta, questa è la sola opera di Beaumont con tale soggetto; l'analisi stilistica concorda con la datazione avanzata nell'ambito della carriera del pittore. Non sono state reperite notizie su Hoeltzer, ma si ha testimonianza di numerose incisioni realizzate in occasione dell'anniversario del miracolo, alcune delle quali dall'impostazione simile a quella del bozzetto in questione (Torino. I percorsi della raligiosità, 1977). Si è appurato che presso la famiglia Revelli non sono più conservate opere di Beaumont. I restauri si sono resi necessari verso la fine degli anni Ottanta del XX secolo poiché il quadro, dopo una caduta, presentava gravi danni alla struttura portante (Dott. Bertana, comunicazione orale)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199197
- NUMERO D'INVENTARIO 955
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
2020
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0