pastore dormiente con animali

dipinto ca 1740 - ca 1760

Il dipinto presenta una cornice in legno intagliato e dorato priva di elementi decorativi. Rappresenta sul lato sinistro un pastorello addormentato, al centro una pecora, tre capre ed un cane che beve in uno stagno. Sullo sfondo di un paesaggio collinare si scorge un pastore a cavallo che conduce una mandria

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 163
    Larghezza: 96
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Crivelli Giovanni Detto Il Crivellino
    Crivelli Angelo Maria Detto Il Crivellone
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è difficilmente spostabile a causa delle grandi dimensioni e della posizione in cui è collocato, dunque non è stato possibile verificare l'esistenza di eventuali iscrizioni sul lato posteriore. Il dipinto presenta analogie stilistiche e tematiche con altri ovali presenti nel castello, raggruppabili in due serie di formato diverso, dei quali non è nota la committenza. Non sappiamo infatti se originariamente facessero parte delle collezioni della casa regnante, della famiglia San Martino d'Agliè o se siano stati acquistati e portati in questa sede in epoca relativamente recente. Anche la loro collocazione storica in molti casi è oscura, complicata dal fatto che alcuni presentano un'etichetta che attesta la loro presenza nel 1890 nella "Villa ducale di Stresa". Negli inventari storici spesso questi dipinti, rappresentanti scene bucoliche con pastori e bestiame, vengono attribuiti in maniera generica alla scuola del Crivelli. La letteratura ottocentesca e buona parte di quella novecentesca del resto rinunciarono alla distinzione delle diverse mani di Angelo Maria e Giovanni Crivelli, assegnando tra le tematiche da loro trattate anche le scene agresti. In realtà nel corso della ricerca effettuata non si sono trovate opere documentate ai Crivelli con soggetti simili. Soltanto nella monografia di Arisi su Felice Boselli (Piacenza 20 aprile 1650- Parma 23 agosto 1732) sono pubblicate cinque tele in collezione privata piacentina confrontabili con le nostre, attribuite una a Boselli insieme a Giovanni Crivelli detto il Crivellino (Milano ?-1760) e le altre al pittore milanese. L'ipotesi di Arisi infatti prevedeva un lungo periodo di apprendistato del Crivellino nella bottega del maestro, tra il 1721 e il 1732, recentemente messa in discussione nel catalogo "Settecento lombardo", in cui si ritiene "strano che in un momento in cui la bottega di padre e figlio Crivelli doveva essere in piena attività e successo a Milano, uno dei due se ne stia distaccato e per un così lungo periodo" (p. 250). In questa sede si preferisce lasciare un'attribuzione generica ad "ambito piemontese?", dal momento che l'autore rivela una buona conoscenza della cultura figurativa lombarda ed in particolare, per quanto riguarda le tematiche agresti, alla produzione di Francesco Londonio (1723-1783), di cui però non si conoscono opere autografe in collezioni piemontesi, divulgata su vasta scala dalle incisioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199034
  • NUMERO D'INVENTARIO 227
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI cornice, in basso al centro - 262? su etichetta rettangolare dentellata prestampata con filetto ottagonale blu - numeri arabi - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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