Il trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento

arazzo, ante 1665 - ante 1665

La bordura è costituita da due colonne laterali tortili con scanalature e fasce istoriate con tralci di vite e putti vendemmianti; appeso all'architrave superiore si apre un sipario che fiancheggia la scena. Putti e festoni di fiori o frutti. Nel bordo inferiore i drappi laterali continuano fino a terra con la stessa fascia decorativa; al centro lo stesso drappo è sollevato da un globo terrestre circondato da un serpente. Riduzione ordito di 7-8 cm. Riduzione trame di 9-10 cm. Crepantage contrariè con filo metallico e fili di seta di diverso colore nello stemma , nei motivi ornamentali delle colonne, degli abiti, ecc. La scena rappresenta un corteo gradiente da dest. a sin.: su un carro siede una figura femminile allegorica (l'Eucarestia) che regge in mano un ostensorio ed è incoronata alle spalle da una donna. Sotto le ruote, due figure maschili (l'Accecamento e l'Ignoranza). La scorta è formata da angeli trombettieri e altri angeli reggenti il baldacchino, le chiavi..(continua in OSS

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    lana/ arazzo
    filo di seta
    filo metallico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Bruxelles
  • ATTRIBUZIONI Rubens Pieter Paul (1577/ 1640): esecutore cartone
    Van Den Hecke Frans (1595 Ca./ 1675): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'editio princeps di questa celeberrima serie commissionata dall'Infanta Isabella di Spagna su disegni di Rubens, fu tessuta da Jan Raes ed inviata probabilmente nel 1628 al convento delle Carmelitane scalze di Madrid. La serie di Torino, poco conosciuta prima del 1956 (Viale Ferrero, 1956) consta di nove pezzi: uno nei Depositi della Galleria Sabauda ("Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Idolatria"), gli altri otto in Palazzo Reale ("Il Tempo che ritira la Verità dalle braccia dell'Errore", "La caduta della manna", "L'Amore divino o Il Trionfo divino", "L'Agnello e l'Arca dell'Alleanza", "Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento", "Elia visitato dall'angelo", "I quattro Evangelisti", "Il dogma dell'Eucarestia confermati dai papi"). Un decimo pezzo, "Abramo e Melchisedech", con stemma di Carlo Emanuele II, il cui modello si trova a Londra ed un bozzetto, databile al 1625, è nella National Gallery di Washington (cfr. Catalogo 1967, pp. 40-44) risulta scaricato dall'Inventario di Palazzo Reale del 1923 (bolletta di scarico n. 29). Su tre di questi arazzi ("L'Agnello e l'Arca dell'Alleanza", "Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Idolatria", "Elia visitato dall'angelo") c'è lo stemma di Carlo Emanuele II, che però non è intessuto, ma rapportato; su un arazzo ("Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento"), oltre allo stemma, compare la marca della manifattura e il monogramma dell'arazziere Francesco Van der Hecke (attivo dal 1614 al 1665), il quale eseguì diverse volte i Trionfi dell'Eucarestia. Contrastata la datazione di questi arazzi: in un primo tempo Mercedes Viale Ferrero aveva ipotizzato che la serie fosse stata commissionata in occasione dei festeggiamenti del bicentenario del miracolo del Corpus Domini nel 1653, quando, come risulta da una descrizione degli apparati, pubblicata nel 1666, la piazza del Corpus Domini fu addobbata con arazzi ed altri ornamenti sul tema del SS. Sacramento. Ma fino al 1663 non sono riportati documenti di consistenti pagamenti per acquisti di arazzi, il che avvalorerebbe una seconda ipotesi che ritarda agli anni 1663/5 l'acquisto di questa serie (Viale Ferrero, 1960). Probabilmente furono riunite due serie distinte: infatti su alcuni pezzi sono presenti le legende esplicative, su altri sostituite dallo stemma di Carlo Emanuele II. A conferma di questa tesi, la Viale Ferrero cita un documento del 4 Dicembre 1665 (ASTO, Tesoreria Generale) relativo al pagamento al Conte Turinetti per due grandi tappezzerie di Fiandra, ricche d'oro, del Trionfo della Chiesa per le due camere da parata di Palazzo Reale (Viale Ferrero, 1960, p. 295). Alla Biblioteca Reale di Torino, in un registro dei Discarichi Real Casa (attualmente non reperito) in data 14 Aprile 1752, è riportato un pagamento riguardante i restauri di alcuni arazzi tra cui sette pezzi di un paramento detto dell'Alcova. Poichè questa era una delle due stanze di parata per le quali è testimoniato l'acquisto di due arazzi del Trionfo della Chiesa, è possibile che il restauro si riferisca a queste storie (Viale Ferrero, 1960, p. 297). L'arazzo è uno dei nove della serie dei Trionfi dell'Eucarestia conservata a Torino. Reca la marca e la manifattura di Bruxelles ed il monogramma dell'arazziere Francesco Van der Hecke (attivo fra il 1614 e il 1665), il quale eseguì diversi paramenti dei Trionfi dell'Eucarestia, e, applicato, lo stemma di Carlo Emanuele II che sostituisce il cartiglio con la scritta presente in altri pezzi della serie. Presumibilmente i "Trionfi dell'Eucarestia" furono acquistati dal duca negli anno 1663-1665 (cfr. Viale Ferrero, 1960). Per ulteriori notizie sulle serie tessute dai modelli forniti da Rubens ed in particolare sul paramento di Torino si confronti la scheda dell'arazzo "L'amore divino o il Trionfo divino" (NCTN 01/00171818). Il "Trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento" per disposizione sovrana del 1877, fu affidato in deposito precario presso il Museo Civico di Torino e poi, come risulta da un riscontro inventariale del 1949, in consegna alla Soprintendenza alle Gallerie: Fu restituito alla sede originaria (Palazzo Reale) unitamente a "Il Tempo ritira la Verità dalle braccia dell'Errore", "L'Amore divino o il Trionfo divino", "L'Agnello e l'Arca dell'Alleanza" nel 1970. (H. Gobel, "Vandteppiche", Leipzig 1923; M. Crick-Kuntziger, Les cartons de Jordaens du musèe du Louvre et leur traductions en tapisseries, in "Annales de la Societè Royale d'Archeologie de Bruxelles", Bruxelles 1938, p. 16; M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, p. 34; M. Viale Ferrero, Tapisseries rubenniens et jordanesque à Turin, in "Artes Textiles, III 1956, pp. 71-74; M. Viale Ferrero, Essay de reconstitution idèale des collections de tapisseries ayant appartenu à la maison de Savoie au XVII et XVIII siècle, in "Het Herfsttij van der Vlaamse tapijtkunst", Bruxelles 1960, pp. 278-280, pp290, 291; M. Viale Ferrero, "Gli Arazzi", Milano 1966, Elite, p. 98;)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171817
  • NUMERO D'INVENTARIO 6499
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2007
  • ISCRIZIONI retro, in alto, al centro - A - lettere capitali -
  • STEMMI centro della bordura superiore - gentilizio - Stemma - Carlo Emanuele Ii - stemma quadripartito con animali rampanti e motto dei Savoia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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